Politiche abitative, l'assessore Fantoni: "Con la cedolare secca a rischio aumento l'affitto per quasi un milione di famiglie"

Il presidente della Consulta casa dell'Anci: "Senza contromisure adeguate verrà penalizzato il mercato a canone concordato, il governo convochi urgentemente un tavolo di confronto"

“Se la cedolare secca non verrà bilanciata da altre misure, è concreto il rischio aumento per l‘affitto di quasi un milione di famiglie, che secondo le stime disponibili, rischiano di essere trasferite dal canale concordato al mercato a canone libero”. E’ la preoccupazione espressa dall’assessore alla casa Claudio Fantoni nella sua veste di presidente della Consulta Casa Anci, nel giorno in cui il Parlamento vota il decreto sul fisco comunale che introduce la nuova misura sui redditi di locazione.
“Anche se il provvedimento sul fisco comunale contiene norme con effetti positivi sui bilanci comunali neutralizzando in parte il peso dei tagli degli ultimi anni, dal punto di vista delle politiche abitative – aggiunge l’assessore Fantoni – il decreto presenta elementi di forte incertezza. La cedolare secca inciderà in modo penalizzante o comunque non incentivante sul mercato canale concordato, finendo per compromettere la politica di calmieramento dei canoni promossa in questi anni dai Comuni. La mia preoccupazione riguarda in particolar modo quelle città che non hanno adottato ulteriori forme di incentivazione come invece avvenuto ad esempio a Firenze con la creazione dell’agenzia della casa, che prevede il rimborso totale dell’Ici per chi affitta a canone concordato o il fondo di garanzia”. Da qui la richiesta che l’Anci invia nuovamente al governo di convocare urgentemente il tavolo di confronto e concertazione sulle politiche abitative.
Ma secondo l’assessore Fantoni un altro passaggio necessario è quello di avere dati certi sul numero di famiglie che, una volta scaduto il contratto di affitto e senza contromisure adeguate, rischiano di essere trasferite al mercato a canone libero: “Sappiamo – conclude – che presso il Ministero dell’Infrastrutture è stato istituito l’Osservatorio nazionale per le politiche abitative che ha anche messo in bilancio alcuni finanziamenti. Ci auguriamo che questo osservatorio avvii in concreto la propria attività, anche con le sue antenne regionali. Solo in questo modo potremo avere stime più attendibili sull’effettivo impatto dell’introduzione della cedolare secca sulle famiglie che si rivolgono al canale concordato”.(fd)