Libia, Agostini (Pd): "Sostegno e solidarietà al popolo del Maghreb. I rifugiati non sono pacchi postali da spedire altrove!"

La presidente della commissione pace: "Il governo sospenda l'accordo sull'immigrazione del 2008"

“Il governo italiano sospenda l'accordo sull’immigrazione sottoscritto con la Libia nel 2008". Lo  ha detto Susanna Agostini, presidente della commissione pace e diretti umani. " Accogliamo l’appello del segretario generale di Amnesty Inrternational Salil Shetty affinché siano sospese le operazioni congiunte con la polizia libica sul controllo dei flussi migratori. Ad oggi sono oltre mille le vittime dei bombardamenti. Bombardamenti sulla folla scesa in piazza, contro il regime in Libia. Non c’è paragone tra la disumanità che sta dimostrando l’autorità libica e il comportamento fin qui tenuto delle altre dittature magrebine. Niente tornerà più come prima. L’informazione degli eventi è diretta e contestuale – prosegue Agostini -. Le proteste in Maghreb, autorganizzatesi grazie ai social network, nonostante i clamorosi spin-off messi in atto prima dal governo egiziano poi dal governo Libico, operati su tutti i provider, nella speranza di riuscire a frenare l’onda della protesta. Dimostra quanto la libertà informatica sia ormai diventata parte integrante della libertà sociale. A sollevare le masse sono temi come: assenza di diritti, fame, bisogni primari, povertà, ma insieme a questo una generazione più colta scalpita anche per il “diritto a connettersi”, a far sapere al mondo intero cosa sta accadendo – continua Agostini -.  Un inaspettato vento del cambiamento, che non accenna a fermarsi, soffia caldo sull’Europa dalle coste magrebine, porta con sé contraddizioni irrisolte e svela intrecci economici asserviti ad anni di silenzio dei governi di fronte alle disuguaglianze. Anche l’Italia, seppure impegnata in un proprio grave momento politico, subisce forte lo scossone “Muammar Gheddafi”. Ascoltiamo con preoccupazione le dichiarazioni del nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che  sottolinea come alle legittime richieste, di riforme e di maggiore democrazia che giungono dalla popolazione libica, vada data una risposta “nel quadro di un dialogo fra le differenti componenti della società civile libica e le autorità del Paese che miri a garantire il diritto di libera espressione della volontà popolare”. Anche Amnesty International chiede un intervento diretto sull’amico Muammar Gheddafi al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, “ in virtù dei loro rapporti stretti e duraturi", affinché sia l'immediata ed incondizionata fine delle violazioni dei diritti umani che stanno avvenendo in Libia. Ci riguarda la lettera che il segretario generale di Amnesty, Salis Shetty, ha inviato ai ministri Franco Frattini e Roberto Maroni chiedendo anche all'Italia la sospensione della fornitura di armi, munizioni e veicoli blindati alla Libia? E Melissa Fleming, portavoce dell'Alto Commissario per i rifugiati ha lanciato un appello anche al Governo Italiano a non respingere le persone in fuga dagli scontri. Il nostro è tra i Paesi "che potrebbero ricevere un maggior flusso di persone in fuga sia cittadini rifugiati libici e da altri Paesi. Stride allora quanto afferma il capo del Carroccio, Umberto Bossi rispondendo poche ore fa ai cronisti di Montecitorio in merito ad un aumento del flusso di immigrati verso le coste italiane "Intanto non sono arrivati. Speriamo che non arrivino. Se arrivano li mandiamo in Germania o in Francia..." Nella consapevolezza dell’inadeguatezza a Governare come a fronteggiare l’emergenza umanitaria, del Governo Italiano, auspico si una chiusura di porte, ma di quelle del Parlamento Nazionale a questi soggetti politici che trattano gli esseri umani come se fossero dei pacchi postali da spedire altrove! Ed un futuro politico democratico senza bavagli. Come afferma anche Hillary Clinton con la piazza di internet a supporto di quelle cittadine nell’informare ed organizzare la comunità ad una pacifica democratica rivolta civile”

(lb)