Aeroporto, Stella (PdL): "Perché nel Pit si mette come condizione pregiudiziale per lo sviluppo di Peretola l'alleanza con Pisa?"

"Il PD preferisce Pisa a Peretola, Renzi tuteli Firenze"

“Ciò che sta scritto nel Pit della Regione è una vera sconfitta per la nostra città. Il PD preferisce Pisa a Firenze. Nel Pit è chiarissimo infatti come rispetto allo sviluppo dell'aeroporto si siano privilegiati interessi politici interni al partito democratico. Mi domando perché nel Pit lo sviluppo dell'aeroporto di Peretola è subordinato all'alleanza con Pisa?”. Questa la dichiarazione del consigliere del PdL Marco Stella.
“Nell'allegato A al Pit – ha aggiunto Stella – si dice chiaramente in merito allo sviluppo dell'aeroporto di Peretola: ‘l'offerta Toscana del trasporto aereo e delle connessioni aeree deve essere una con due scali primari che svolgono mestieri diversi, hanno target, servizi e destinazioni differenziati con diverse caratterizzazioni già in essere, ma che si presuppongono vicendevolmente sul piano strategico. Come un simile assunto possa declinarsi sul piano delle necessarie alleanze aziendali e delle conseguenti integrazioni manageriali, e, a monte, societarie, è tema che fuoriesce dalle competenze del presente piano ma resta questione fondamentale, anzi pregiudiziale’.
Cosa vuole dire la Regione con questo? Forse che se Firenze non si allea con Pisa non ci sarà sviluppo per l'aeroporto di Peretola? Ritengo una grave ingerenza da parte della Regione mettere come condizione per lo sviluppo l'alleanza. Atteggiamento ancora più grave se si pensa che la regione è nella compagine azionaria dell'aeroporto di Pisa. Cosa penseranno di questo atteggiamento gli azionisti?”
“Le due società sono quotate in borsa – ha sottolineato il consigliere –, può la Regione mettere vincoli così pesanti sullo sviluppo? E legittimo il comportamento della Regione? La scelta poi di inserire due opzioni per la scelta della pista significherà non decidere mai.
La Regione avrebbe dovuto inserire soltanto una opzione: la pista parallela unico modo per poter potenziare l'aeroporto e mettere in sicurezza le zone limitrofe di Brozzi e Quaracchi. La scelta della regione Toscana di inserire all’interno del PIT due possibili opzioni per la nuova pista di Peretola è stata una vera sciagura per lo sviluppo di Firenze, un modo per non decidere”.
“Il PIT, se voleva dare veramente una possibilità di sviluppo all’Aeroporto di Firenze, avrebbe dovuto prevedere soltanto una possibilità di pista nuova, la pista parallela – ha proseguito Stella –. Rimane da scoprire perché si è scelto di inserire due opzioni, che porteranno ad un dibattito infinito e di fatto ad una non scelta. Mi domando perché la Regione abbia scelto l’inserimento di due alternative per la pista. Firenze ha già pagato da anni lo scontro interno al PD, un PD che ha sempre preferito il resto della Regione rispetto allo sviluppo di Firenze ed in particolare dell’aeroporto.
Se al più presto la politica non darà risposte certe sullo sviluppo di Peretola, decreterà la sua fine.
Firenze ha bisogno di un aeroporto all'altezza delle nuove sfide: noi siamo sempre stati per la pista parallela, per un potenziamento dello scalo che favorisca il mantenimento dei livelli occupazionali, e che sia compatibile con la qualità della vita dei residenti di Peretola e di Quaracchi. Se entro quest’anno non si affronterà definitivamente e in modo risolutivo il problema del potenziamento del Vespucci l'agonia dell'aeroporto, già cominciata in modo strisciante nel 2008, diventerà irreversibile”.
“Sviluppare lo scalo di Peretola significa salvaguardare anche i livelli occupazionali. Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista adeguata diventa utopia. In questa situazione, se non si provvederà al più presto, si rischia, per la nostra città e per il suo bacino di traffico, l'isolamento. Le diatribe interne al PD bloccheranno di fatto lo sviluppo dell’infrastruttura più importante del nostro territorio, come succede oramai da decenni” ha concluso l’esponente del centrodestra.

(fdr)