Servizio rimozione veicoli, Alessandri, Stella e Torselli (PdL): "Clamoroso dietrofront dell'amministrazione. Persi tempo, denaro e decine di posti di lavoro inutilmente"
“Ciò che è emerso dall’audizione del Presidente e del Direttore Generale della Sas questa mattina in commissione controllo lascia l’amaro in bocca ed assume il carattere di una vera e propria beffa nei confronti di numerosi operatori impegnati, fino a pochi mesi fa, nel settore della rimozione ed oggi in mobilità o addirittura licenziati”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Stefano Alessandri, Marco Stella e Francesco Torselli.
“Durante l’audizione – hanno aggiunto i consiglieri del centrodestra –, la commissione è entrata in possesso di una nota del Comandante della Polizia Municipale dell’11 gennaio scorso, indirizzata al direttore di Sas, nella quale viene confermata la volontà dell’Amministrazione Comunale di ‘stralciare il servizio di rimozione da quelli fino ad oggi forniti da S.a.s.’. Nella stessa nota, il Comandante Ancillotti, comunica che è intenzione dell’Amministrazione comunale addivenire alla cessazione dell’affidamento del servizio di rimozione veicoli e di individuare un soggetto giuridico, tramite gara ad evidenza pubblica, in grado di svolgere il servizio stesso.
Il primo pensiero, leggendo la nota di Ancillotti, è corso ai 60 operatori privati del ‘Consorzio Carroattrezzi’ che hanno svolto il servizio di rimozione fino a pochi mesi fa, in virtù diappositi contratti e convenzioni. Proprio questi lavoratori, a causa della decisione della Giunta comunale presa lo scorso anno di interrompere i rapporti con il Consorzio ed affidare interamente il servizio di rimozione a S.a.s., hanno perduto il lavoro”.
“Per dar seguito al provvedimento della Giunta ed ottemperare così all’espletamento in proprio dei servizi di rimozione – hanno proseguito i consiglieri –, S.a.s. nel corso del 2010 ha assunto alcunioperatori con contratti interinali ed ha provveduto ad acquistare 5 carro attrezzi per un importo di circa 300 mila euro. Un passaggio che continua a non convincerci affatto è quando si afferma che chiudere il servizio di carro attrezzi interno a SaS significa chiudere un settore in perdita economica. E ad avvalere la nostra perplessità arrivano in aiuto i numeri: se supponiamo ipoteticamente che una rimozione costi al cittadino 100 Euro, se questa è fatta da SaS tutti e 100 gli Euro entrano nelle casse dell'azienda, mentre se a farla è una ditta esterna appaltatrice del servizio, nelle casse di SaS entrano 28 Euro. Certo vi sono da considerare i costi per svolgere l'azione, quali ad esempio il mezzo, la manutenzione ed i costi di esercizio dello stesso e gli operatori che lo manovrano. Peccato che SaS abbia già tutto questo in organico e che se dovesse rinunciare al servizio carro attrezzi, i mezzi, per l'acquisto dei quali l'azienda ha già speso circa 300.000 Euro, rimarrebbero inutilizzati e gli operatori comunque stipendiati per svolgere altre mansioni”.
“Per dimostrare che il nostro ragionamento è non solo figlio del buon senso, ma anche proficuo economicamente per l'azienda – hanno sottolineato Alessandri e Stella –, il consigliere Torselli ha presentato una mozione per invitare a mantenere in funzione il servizio carro attrezzi interno, supportato comunque da una ditta esterna, perlomeno per il primo periodo di prova, col fine proprio di dimostrare che questo servizio, se gestito in maniera accurata e professionale, non genera alcuna perdita a SaS, ma semmai genera utili”.
“Oggi, con la notizia del clamoroso dietrofront dell’amministrazione comunale, esigiamo risposte chiare da parte della Giunta sui motivi di questo ripensamento che, oltre ad avere pesantemente pregiudicato le sorti lavorative di numerosi operatori, appare oggi estremamente contraddittorio e scarsamente motivato. Il pressappochismo politico continua a caratterizzare le azioni della giunta Renzi, solo che stavolta, a rimetterci, sono i posti lavoro” hanno concluso Alessandri, Stella e Torselli.
(fdr)