Aeroporto, la sfida del PdL: "Necessario sviluppo di Peretola ma il centro sinistra continua a nicchiare"
"Subito un consiglio monotematico sul futuro dell’aeroporto di Peretola. E alla luce di quanto sta accadendo intorno all’Amerigo Vespucci ed alla possibilità dell’ingresso della Regione nella compagine sociale si faccia al più presto una dibattito in consiglio comunale sul futuro dello scalo fiorentino”. E’ quanto hanno detto stamani l’onorevole Gabriele Toccafondi coordinatore fiorentino del PdL , i consiglieri di Palazzo Vecchio Marco Stella e Francesco Torselli e il consigliere regionale Nicola Nascosti “Tutti i gruppi politici del Comune di Pisa – hanno specificato gli esponenti del PdL- hanno chiesto e ottenuto un consiglio monotematico sul futuro del Galilei e sulla possibile integrazione Firenze –Pisa, crediamo che sia giusto che anche il consiglio comunale di Firenze faccia una discussione sul futuro del Vespucci e sull’integrazione. Cosa significa integrazione tra i due scali? Forse si pensa ad una società unica di gestione dei due aeroporti? Come pensare di non coinvolgere in un dibattito simile il consiglio comunale di Firenze? Oltretutto visto che siamo anche soci di Adf. Il presidente Rossi dice che la società unica tra Firenze e Pisa è la soluzione migliore per l’integrazione tra i due scali, noi ci domandiamo se è la soluzione migliore per la politica o se è la soluzione migliore per sviluppare gli aeroporti e il nostro territorio. Consideriamo un errore strategico l’ingresso della Regione nella compagine sociale di Adf; quali professionalità porterebbe la Regione nella gestione di un aeroporto?Il pubblico non dovrebbe entrare nei processi di governance delle società: la Regione e il Comune hanno gli strumenti urbanistici per governare i processi di sviluppo, e infatti la Regione dovrebbe varare il Pit che deciderà le vere sorti dell’aeroporto di Firenze.Forse qualcuno potrebbe pensare che l’ingresso della Regione nella compagine sociale di Adf sia strettamente collegato alle scelte del Pit in merito alla nuova pista, e questo sarebbe un ricatto inaccettabile. Riteniamo che sia stata grave la perdita di Meridiana, e l’ingresso dell’Ente Cassa si è rilevato completamente inutile ai fine dello sviluppo dello scalo. L’ingresso della Regione significherebbe la vendita da parte di Benetton, cioè l’unico soggetto della compagine sociale esperto di aeroporti. Cosa succederà al Vespucci?Siamo seriamente preoccupati per il futuro dell’aeroporto e dei suoi lavoratori, per questo crediamo opportuno affrontare il dibattito in consiglio comunale .Mentre da decenni gli amministratori di centrosinistra non riescono a dare risposte allo sviluppo dell’aeroporto di Peretola, mentre Renzi litiga con Rossi, l’aeroporto perde continuamente competitività rispetto a Pisa e Bologna. Basta mettere a confronto le destinazioni dei tre aeroporti per capire come il Vespucci non sia per niente competitivo rispetto agli altri due, e di conseguenza come Firenze perda competitività rispetto alle altre città. Peretola ha soltanto 3 destinazioni nazionali: Cagliari, Catania e Roma Fiumicino, e 17 destinazioni internazionali, soprattutto capitali europee, con una carenza totale di voli verso la Russia e per tutta la parte del Nord Africa, mete turistiche ovviamente comprese. Se prendiamo Pisa, ci rendiamo conto che ha 8 destinazioni nazionali, tra queste Bari e Palermo, e ben 29 destinazioni internazionali, tutte le capitali europee, molte destinazioni turistiche, e soprattutto il collegamento con Mosca. Se prendiamo Bologna la differenza è veramente eclatante: le destinazioni nazionali sono 11, tra cui Napoli, Palermo e Bari, mentre le destinazioni internazionali sono ben 46. Questi dati dimostrano come negli anni le discussioni e l’incapacità di governo di questo centrosinistra abbiano ottenuto questo prodotto: che Firenze ha un terzo di destinazioni rispetto a Pisa e un quarto rispetto a Bologna”. Molte le considerazioni fatte stamani dagli esponenti del PdL. “Se a tutto questo aggiungiamo che con l’alta velocità Trenitalia sta pensando a collegamenti tra la stazione di Firenze e gli aeroporti di Fiumicino e Malpensa, si capisce benissimo che le prospettive future dell’aeroporto di Peretola non sono esattamente eccezionali. Da un lato, abbiamo aeroporti vicini che offrono un ventaglio di destinazioni che Firenze può solo sognare, dall’altro i treni alta velocità che collegheranno direttamente la stazione ai due aeroporti italiani maggiori. Se al più presto la politica non darà risposte certe sullo sviluppo di Peretola, decreterà la sua fine. Firenze ha bisogno di un aeroporto all'altezza delle nuove sfide: noi siamo sempre stati per la pista parallela, per un potenziamento dello scalo che favorisca il mantenimento dei livelli occupazionali, e che sia compatibile con la qualità della vita dei residenti di Peretola e di Quaracchi.Se entro quest’anno non si affronterà definitivamente e in modo risolutivo il problema del potenziamento del Vespucci l'agonia dell'aeroporto, già cominciata in modo strisciante nel 2008, diventerà irreversibile. Sviluppare lo scalo di Peretola significa salvaguardare anche i livelli occupazionali. La crisi del trasporto aereo ha investito tutti gli scali con tagli, riduzioni di voli ed anche gli stessi vettori. Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista adeguata diventa utopia. In questa situazione, se non si provvederà al più presto, si rischia, per la nostra città e per il suo bacino di traffico, l'isolamento". Torselli in particolare si è poi soffermato sulla questione del piano neve e altri esempio in cui le proposte del PdL hanno funzionato segnando un po' le linee guida : "Dopo che la proposta del PDL sul piano neve è stata ripresa in larghissima parte dal Sindaco per redigere le sue proposte e dopo che, a fronte della crisi delle sale cinematografiche cittadine il cui apice si è verificato con la chiusura dello storico Cinema Variety, il PDL ha presentato una propria proposta per salvaguardare i piccoli cinema dal proliferare delle multisale, mentre il PD pensava di risolvere il problema semplicemente andando una sera a vedere un film, oggi abbiamo presentato la nostra idea di aeroporto che, ci auguriamo, possa colmare ancora una volta il vuoto lasciato da Comune e Regione. Questa la nostra risposta a chi accusa l'opposizione di centrodestra di non avere idee e di limitarsi a criticare le idee altrui, idee che in realtà, fatti alla mano, non esistono. Un polo aeroportuale unico regionale, questa la nostra proposta. Gli scali di Firenze e Pisa collegati tra loro con un "people mover" ad alta velocità in grado di soddisfare tutte le differenze esigenze degli utenti e di rappresentare, concretamente, una valida alternativa a Bologna ed agli altri scali aeroportuali del centro Italia. Per far questo, il primo passo resta comunque la realizzazione della nuova pista fiorentina, che collegherebbe il capoluogo toscano con Mosca, Dubai e quindi tutti i mercati emergenti dell'Asia. Così facendo avremmo Firenze scalo turistico per chi arriva dai nuovi mercati orientali e scalo commerciale di notevole rilievo, mentre Pisa continuerebbe a rivolgersi alle fasce di utenza 'low fare', ovvero chi cerca voli a basso costo o collegamenti semplici e diretti con le principali mete turistiche europee A monte di tutto deve però esserci il dibattito politico. Ecco perché oggi sfidiamo giunta comunale e regionale a scendere sul piano del confronto ed a dibattere con noi su quale futuro intendono riservare ai due aeroporti toscani e principalmente allo scalo fiorentino". (lb)