Smog, Grassi: "Il Comune si rende conto dell'emergenza sanitaria ed ambientale in cui si trova la città ?"

"La passivitàe l'inattività dell'amministrazione sono incomprensibili"

“Cosa deve accadere ancora nella città di Firenze perché il Comune si decida ad ottemperare nel concreto alle previsioni della legge regionale e agli accordi con la Provincia. Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi . "E’ stato siglato un accordo a livello d'area omogenea che prevede dopo 3 giorni consecutivi di sforamento l’obbligo per il Comune di emanare provvedimenti d’urgenza: ormai a Firenze siamo al quarto giorno oltre i limiti ma il Comune l’ordinanza non è stata neppure scritta. Cosa aspetta il Sindaco Renzi ? Che i valori del PM 10 rientrino nella norma da soli ? Oppure ci si attacca a formalismi e tecnicismi con lo scopo solo di non intervenire ?"  Ci ha profondamente sorpreso ascoltare in una intervista di ieri l’assessore regionale all’ambiente ritenersi soddisfatta dei provvedimenti, che ci auguriamo non siano solo le due ordinanze che partiranno a marzo, del Comune di Firenze. Cosa significa ? Che la Regione ha già valutato sufficienti a scongiurare un intervento sostitutivo qualora non venga fatto nient’altro dal Comune ? Gli unici provvedimenti che il Comune ha provveduto ad emanare avranno concreta attuazione a partire dal 1° marzo e già oggi si paventavano ricorsi al TAR e contrasti con la normativa e con accordi di livello sovra comunale. Siamo davvero sicuri che gli unici provvedimenti che il Comune può mettere in campo per scongiurare e limitare l’emergenza sanitaria e ambientale che stiamo vivendo debbano comportare per forza ricorsi alle Autorità Giudiziarie e implicare rinvii e sospensive ? Auspichiamo che questi non siano gli unici provvedimenti che il Comune intenda mettere in campo per scongiurare e limitare l’emergenza sanitaria e ambientale che stiamo vivendo, ma siano aggiuntivi a quelli concordati con gli altri Comuni e la Provincia. E' da sottolineare come i 4 giorni di sforamento si sono verificati su delle centraline di fondo, che ricordiamo, a Firenze sono collocate in zone, come Boboli e via Bassi, che non rappresentano le zone maggiormente inquinate della Città: se anche quest'ultime rilevano dati elevatissimi di concentrazione del PM10, ci possiamo solo immaginare quali possono essere i livelli d'inquinamento, e quali i potenziali danni che esso potrebbe provocare sulla salute dei cittadini in zone molto più congestionate da traffico o maggiormente contaminate da fattori inquinanti. - conclude Grassi - Ci uniamo quindi all’invito della Rete No Smog di applicare immediatamente l'accordo con la Provincia che prevede di far scattare subito i quattro giorni di blocco del traffico e aderiamo alla proposta di applicare i blocchi antismog senza la finestra oraria, estendendolo ad altri veicoli inquinanti, come le auto euro 4 diesel e i veicoli merci euro 2 e 3, e di effettuare controlli  parte della Polizia Municipale."

(lb)