"Florens 2010", Bertini (FLI): "L'ex governaore Martini ha ragione, si sono buttati via 3,8 milioni"
Questo l'intervento del consigliere di Futuro e Libertà Stefano Bertini
“Sulla recente manifestazione ‘Florence 2010’ l’ex presidente della Regione Claudio Martini ha detto: ‘i 3,8 milioni spesi, secondo me, sono stati buttati via’.
Concordo pienamente con tale giudizio nella oggettiva considerazione che simili iniziative, soprattutto così onerose economicamente, rischino di restare dei meri fenomeni mediatici, senza alcun riscontro concreto sulla realtà territoriale, intesa come tessuto storico, culturale ed economico.
Ritengo che non sia necessario spendere soldi, anche se privati, per ricordare che Firenze ha importanti risorse storico culturali che costituiscono il suo immenso patrimonio. Occorre invece lavorare, e lavorare bene e molto, per garantire a tutti che questo patrimonio possa essere valorizzato, per garantirne l’adeguamento ai tempi ed alle mutate esigenze collettive, per renderlo sempre più appetibile attraverso una diversificata tipologia di offerte, così come avviene per tutte le altre città con tradizioni storiche e culturali al pari della nostra.
Ma occorre altresì, al di là di sterili convegni teorici, contribuire alla modifica strutturale di una mentalità antiquata e controproducente che vede nel turista un frutto da spremere, ‘tanto a Firenze tornerà comunque’. Il turista è invece un bene ed un tesoro da tutelare, una risorsa insostituibile da trattare con la massima attenzione e da richiamare con eventi importanti, seri, all’altezza delle risorse della città. Eventi teatrali e musicali di rilievo, mostre di artisti famosi, attrattive culturali, facilità di accesso ai musei, appuntamenti periodici di richiamo sarebbero manifestazioni che potrebbero portare un diverso tipo di turismo a Firenze, anche e soprattutto più qualificato, più vario nel suo genere, più interessato a tornare ed a non avere un approccio ‘mordi e fuggi’ con la città.
Una manifestazione come quella di Florens 2010 rischia invece di essere ricordata solo per il prato steso intorno al duomo, un fuoco di paglia durato una notte, con insito il messaggio ‘visto come sarebbe bella Firenze?’. Ma Firenze è bella così come è, ha solo bisogno di meno dibattiti ed eventi mediatici ed una politica fatta di interventi concreti, nell’interesse di chi ragionevolmente se li aspetta e giustamente li pretende”.
(fdr)