Spa comunali, Grassi: " Cosa ne sarà di Sas, Firenze Parcheggi, Mercafir, Linea Comune, Silfi e Ataf ? Le parole del Sindaco sono molto vaghe e fumose"

“Non è sufficiente la comunicazione del Sindaco per avviare il riassetto: il Consiglio si esprima con un atto di indirizzo sulle spa comunali”. Questa la dichiarazione del consigliere Tommaso Grassi.
“Ci sembra che la comunicazione del Sindaco di ieri sia servita esclusivamente per mantenere quella promessa fatta nel Consiglio del 20 dicembre scorso, e non a molto di più – afferma Grassi – Le parole del Sindaco sono state molto vaghe e hanno solo sfiorato i temi caldi, come ad esempio, le soluzioni per risolvere le emergenze a cui Firenze è esposta, prima di tutte quella nevosa, oppure come unificare le sei partecipate comunali e quali compiti affidare ad ognuna. Cosa significa che le funzioni mercatali svolte attualmente da Mercafir saranno spostate a Sas? Oppure quali siano i servizi di Sas che invece verranno messi a gara? O cosa impegnare Mercafir dell’operazione immobiliare? O anche come unificare Ataf e Firenze Parcheggi in una unica società per far partecipare la nuova società alle gare emesse dallo stesso Comune? O, ancora, quali compiti conferire a Linea Comune ? Per non parlare della digressione riguardante l'uso dell'Associazione Museo dei Ragazzi per la gestione della Pergola”.
“Abbiamo quindi proposto al Consiglio Comunale che non sia sufficiente la comunicazione odierna del Sindaco per dare mandato alla Giunta di elaborare il nuovo piano di riassetto delle partecipate comunali ma che il Consiglio nelle prossime settimane elabori ed approvi un atto di indirizzo prima che venga elaborato qualsiasi altro atto di riassetto delle partecipate stesse – continua il consigliere –. In merito al piano per l’emergenza neve di cui il Sindaco ha dato menzione oggi in Consiglio, come non essere d’accordo, quando si enunciano buoni propositi e azioni previste nell’ottica del bene della città dopo il 17 dicembre? Vorremmo però entrare nel merito quando si parla di una cifra da investire tra 1,5 e 1,8 milioni di euro che graverà sul bilancio del Comune per 10 anni, e visto che il rischio a cui Firenze è esposta non riguarda solo gli eventi nevosi ma anche il rischio ambientale, sismico, idrico e aeroportuale”.
“Chiediamo quindi – conclude Grassi –maggiore approfondimento, certi che il Consiglio non possa limitarsi ad ascoltare le comunicazioni del Sindaco ma che debba agire e dare gli indirizzi alla Giunta sul riassetto e sulla elaborazione del piano d’emergenza”.

(fdr)