Publiacqua, Giocoli (FLI): "Chiarezza sull'aumento del deposito cauzionale"

"L'azienda rimborserà i cittadini? Cosa fa il Comune per tutelare gli utenti da questo ‘balzello'?"

“Chiarezza sull’aumento del deposito cauzionale da parte di Publiacqua”: è quanto chiede la vicecapogruppo di FLI Bianca Maria Giocoli con un’interrogazione al sindaco.
Giocoli richiama un comunicato dell’Ato 3 nel quale si legge, tra l’altro, “..i nuovi criteri di calcolo riguardano soltanto i nuovi utenti con un incremento di 8 euro..”; “..In fase di applicazione dei nuovi criteri Publiacqua ha dichiarato all’Autorità di Ambito di voler utilizzare la possibilità, prevista anche con i precedenti criteri, di adeguare i depositi cauzionali già versati. Tale iniziativa avrebbe effetto su oltre 200.000 utenze producendo adeguamenti che dipendono dal livello dei consumi e dal deposito cauzionale versato..”.
Giocoli chiede quindi al sindaco “se l’Ato 3 ha invitato Publiacqua a restituire l'importo dei depositi cauzionalie ad applicarei nuovi criteri adottati dall’Assemblea ad aprile scorso”; “in caso affermativo,come Publiacqua intenda procedere con i rimborsi e cosa ha fatto o haintenzione di fare l’A. C. per tutelare i cittadini da questoignobilebalzello”.

(fdr)


Segue il testo dell’interrogazione

 

Firenze, 3 febbraio 2011

 

 

 


Tipologia: interrogazione
Soggetto proponente: Bianca Maria Giocoli
Oggetto: per avere informazioni sull’aumento deldeposito cauzionale adottato da Publiacqua

 

 


PRESO ATTO chePubliacqua, società partecipata del Comune di Firenze, negli ultimi tre anni ha chiuso i bilanci con un utile di circa 26 milioni di euro;


VISTO ilcomunicato stampa del 27 settembre 2010 pubblicato sul sito dell’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale, Ato3, in merito all’aumento deldeposito cauzionale approvato dall’Assemblea ad aprile e dai criteri adottati da Publiacqua;


CONSIDERATO che nel comunicato vengonoriportatele seguenti frasi :
• “..i nuovi criteri di calcolo riguardano soltanto i nuovi utenti con un incremento di 8 euro..”;
• “..In fase di applicazione dei nuovi criteri Publiacqua ha dichiarato all’Autorità di Ambito di voler utilizzare la possibilità, prevista anche con i precedenti criteri, di adeguare i depositi cauzionali già versati. Tale iniziativa avrebbe effetto su oltre 200.000 utenze producendo adeguamenti che dipendono dal livello dei consumi e dal deposito cauzionale versato..”;
• “..Coloro che hanno attivato la domiciliazione della propria bolletta sono infatti stati esonerati dal pagamento del deposito e lo saranno anche in seguito..”
• “..L’adeguamento dei depositi cauzionali è quindi una iniziativa di Publiacqua e non appare corretto quanto riportato dalla stampa in merito all’estraneità dell’azienda nella scelta se effettuare o meno tale operazione..”

APPRESOda alcuni quotidiani che il 17 dicembre u.s. l’Assemblea dell’Ato3 haapprovato un ordine del giorno che di fatto conferma quanto scritto nel comunicato e in più obbliga Publiacqua a rimborsare i clienti che hanno già pagato “la mini stangata con l’ultima bolletta”

 


Interroga il Sindaco per sapere


1)Se quanto riportato corrisponde a verità.
2)Se l’Ato 3 ha invitatoPubliacqua a restituire l'importo dei depositi cauzionalie ad applicarei nuovi criteri adottati dall’Assembleaad aprile scorso.
3) In caso affermativo,come Publiacqua intenda procedere con i rimborsie cosa ha fatto o haintenzione di fare l’A. C. per tutelare i cittadini da questoignobilebalzello.
4) Se ritiene "pubblicità ingannevole"il messaggio di Publiacqua che promette direstituire gli importi del deposito cauzionalea coloro chedomiciliano la bolletta, ben sapendo che a Firenze la maggior parte degli utenti sono gestiti dalle società letturiste le quali per indicazione di Publiacqua sono tenute a richiedere i depositi cauzionali ai propri clienti indipendentemente dal fatto che gli stessi abbiano domiciliato presso le banche le relative fatture.
5) Se non ritiene paradossale che, in questo modo, il versamento del deposito cauzionale a Publiacqua serva non già a garantire la stessa da eventuali insolvenze degli utenti, bensì da insolvenze delle società letturiste, accollando il costo di tale garanzia agli utenti stessi.
6) Con quali criteri è stato applicato l’adeguamento del deposito cauzionaledalle varie ditte recapitiste, considerato che ognuna ha adottato un metodo diverso, chi è che deve coordinare il servizio e cosa è stato fatto in proposito.

 

 

Bianca Maria Giocoli