Ataf, Roselli e Torselli (PdL): "I tagli al tpl non dipendono dal governo ma da scelte politiche degli enti territoriali"
"Dire che i tagli del trasporto pubblico locale, e quindi di Ataf e Li-nea, dipendono direttamente dai tagli del Governo non solo è demagogia, ma è anche deprimente per il ruolo politico importante che invece hanno Regioni, Province e Comune in materia. Ancora una volta Renzi preferisce la demagogia di parte alla realtà delle cose, contraddicendo non solo i numeri ma anche lo stesso presidente di Ataf Bonaccorsi". Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Emanuele Roselli e Francesco Torselli.
"Dire, come ha fatto il Sindaco, che " i tagli ai bus non sono del Comune. Li fa il Governo che taglia alle Regioni. Che tagliano alle Province, le quali cambiano le corse" è di una superficialità che sa di demagogia – hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra –. Perché se è vero che sono diminuiti i trasferimenti agli enti territoriali, è anche vero che regioni, province e comuni possono riorganizzare le loro spese e i loro bilanci in base a scelte di priorità: questo è il cuore stesso della politica e della responsabilità amministrativa degli Enti territoriali. La Regione Toscana ha infatti deciso di ridurre i trasferimenti al Tpl del 12,5% mentre l'Emilia ha deciso di ridurre le risorse solo del 5%. Non solo: la Regione Toscana è la Regione che più ha tagliato in Italia al Tpl. E' troppo facile dire che è sempre e solo colpa del Governo. Certo la situazione finanziaria non aiuta, ma nessun governo ha mai obbligato la Regione Toscana, la Provincia di Firenze e i comuni di zona, a tagliare proprio al trasporto pubblico. Tanto è vero che lo stesso presidente Bonaccorsi, ascoltato pochi giorni fa proprio in Commissione Mobilità, ha chiaramente detto che proprio le Province, per restare nell'ambito regionale, hanno fatto scelte molto diverse sul trasporto pubblico locale. Se quella di Firenze ha infatti deciso di tagliare i trasferimenti ad Ataf, scelte radicalmente opposte sono state fatte sul territorio di Grosseto: in quel Comune il servizio pubblico non ha risentito minimamente dei minori trasferimenti del Governo e della Regione che sono stati coperti dall'amministrazione locale”.
“La politica ha importanti margini di manovra in fatto di scelte e di priorità, ma forse Renzi si sente solo un contabile al servizio del governo centrale e così reputa i presidenti di provincia e lo stesso Presidente Rossi. O più semplicemente il Sindaco preferisce ancora una volta la demagogia alla realtà delle cose – sottolineano i due consiglieri –. Ma in questo Renzi è in buona compagnia: l'assessore ai trasporti della Regione, Luca Ceccobao, messo di fronte ai numeri che in maniera oggettiva avvalorano la nostra tesi, ha evitato ogni commento dicendo che "i numeri gli danno alla testa". E quando la politica "abdica" alle sue responsabilità, non possono essere che i cittadini a pagare. D’altro canto, se è vero che il Comune di Firenze non ha ridotto, al contrario di tanti altri comuni guidati dal centrosinistra, i trasferimenti ad Ataf, è anche vero che in questi ultimi due anni non è riuscito a sviluppare un progetto serio per aumentare i km di corsie preferenziali che avrebbero, indirettamente, una forte incidenza anche sul bilancio delle aziende del tpl”.
“Sarebbe un bene per tutti se la politica ricominciasse nuovamente a fare scelte coraggiose e concrete per i cittadini, invece di ridurre ogni problema a spunto per una contrapposizione ideologica e di parte” hanno concluso Roselli e Torselli.
(fdr)