Fortezza e polo fieristico, Torselli, Cellai e Nascosti (PdL): "Il buio oltre la siepe"
“Zero spaccato: a questo assommano gli impegni di Comune, Provincia e Regione riguardo al previsto rilancio del polo fieristico della Fortezza da Basso dopo il passaggio di proprietà dal Demanio. I proclami del sindaco Renzi – gli ultimi ascoltati in apertura di Pitti Uomo – risuonano nel più totale vuoto amministrativo”. Questa la dichiarazione dei consiglieri comunali del PdL Francesco Torselli e Jacopo Cellai insieme al collega in Regione Nicola Nascosti.
“Spenti i riflettori sulle varie manifestazioni di Pitti, oltre la ‘siepe’ della Fortezza tornerà il buio più totale – ha notato Nascosti –. Gli impegni delle istituzioni (Comune, Provincia, Regione) sono a zero. Non c’è alcuna scelta urbanistica fatta, né un progetto industriale per il rilancio del polo fieristico. Tutto questo mentre i bilanci di Firenze Fiera – di cui più nessuno parla – continuano a fare acqua, tra deficit e mancati ricavi”.
“Renzi aveva definito nei mesi scorsi il ministro alla Cultura Bondi uno ‘yogurt scaduto’, ma oggi, 1° febbraio, se c’è un ‘prodotto’ scaduto si chiama proprio Matteo Renzi – ha aggiunto Torselli –. Non una, ma tre sono infatti le promesse mancate dal sindaco alla data di ieri, 31 gennaio. Il piano neve non solo non si è visto ieri in consiglio comunale, ma neppure si è materializzato il sindaco che lo aveva promesso solennemente. Poi, sempre alla data di ieri, è ‘scaduto’ il piano di riassetto delle partecipate. Ieri, in consiglio, è passata una delibera che può forse considerarsi ‘preliminare’, quella relativa a Centrale del Latte e Afam. E poi, proprio riguardo al polo fieristico, non si è insediato il ‘gruppo di lavoro’ che avrebbe dovuto occuparsi del recupero della Fortezza da Basso, per realizzare (parole del sindaco) entro il 2012 il più grande intervento economico per la città dopo lo sviluppo dell’aeroporto”.
“Non solo – hanno aggiunto Torselli e Cellai –. Coi 74 milioni di euro di immobili delle Cascine trasferiti allo Stato nell’operazione del passaggio della Fortezza agli enti locali, nasce un nuovo, inquietante enigma: dei 25 milioni che dovrebbero arrivare nelle casse comunali per ripianare i mancati incassi dalle alienazioni, infatti, 20 sarebbero vincolati al recupero della caserma Quarleri”.
“Presenteremo un’interrogazione in proposito – ha concluso Cellai – per chiarire tre punti: quale sarà il destino dei 20 milioni di euro vincolati; cosa ne è stato del gruppo di lavoro per la Fortezza, e se, quando mai si materializzerà, comprenderà tutti gli enti coinvolti oppure se è una pura ‘emanazione’ del sindaco. Infine, vogliamo capire cosa c’è nel Piano Strutturale alla voce Fortezza da Basso: di sicuro nulla di cui si sia avuto notizia in consiglio comunale”.
(fdr)