Decentramento, Scola e Fittante (IdV): "Valorizzare il ruolo dei Quartieri"
"Nella seconda repubblica la principale riforma istituzionale compiuta è senza dubbio la modifica dell’art V della Costituzione che ridisciplina il sistema degli enti locali. In particolar modo l’introduzione della Città Metropolitana, nuova istituzione locale, che dovrebbe sostituire le Province nelle principali città italiane, tra le quali Firenze, che ha sempre vissuto il ruolo di eterna incompiuta nei confronti di sorelle maggiori come Roma e Milano.Firenze capoluogo di Regione,città dal valore internazionale, non è riuscita ad esprimersi fino ad ora con tutto il suo potenziale". E' quanto sostengono il capogruppo e il consigliere del IdV Giuseppe Scola e Giovanni Fittante insieme ai consiglieri di quartiere Omero Terrinazzi (Q1) Vincenzo Todaro (Q2) Benedetta Chiesi (Q3) Filippo Picone e Irina Lupetti (Q4) Federico Perugini (Q5). "Quindi l’opportunità che ci offre la Riforma Bassanini del titolo V della Costituzione, è un’occasione che Firenze non può lasciarsi sfuggire. Ma per intraprendere un percorso costitutivo che possa essere credibile, e non dare luogo ad un ente aggiuntivo,o ad una semplice cambio di denominazione della Provincia, si deve partire dalla valorizzazione del ruolo del decentramento rappresentato oggi nella città di Firenze dai Quartieri, che gestiscono quotidianamente il territorio, con funzioni politico istituzionali, non solo partecipative. L’amministrazione comunale lo scorso anno ha valorizzato il ruolo dei quartieri approntando una riforma organizzativa che dà univocità all’amministrazione, consentendo ai quartieri maggiori assunzioni di responsabilità e dando loro la possibilità di essere più incisivi nelle scelte decisionali della Giunta,valorizzando il ruolo del Governo del Territorio. Questo processo virtuoso non deve interrompersi, l’amministrazione comunale deve difendere il valore del decentramento territoriale sotto il profilo politico-istituzionale, respingendo il modello di quartiere come mero luogo di partecipazione di tipo volontaristico. Per questo non c’è bisogno di un’istituzione elettiva,come sono i consigli di quartiere.
Se ciò non dovesse avvenire tutto il dibattito attuale sulla Città Metropolitana da costituire anche a Firenze sarà solo un mero esercizio intellettuale, perchè non potrà essere un percorso credibile se non si parte dalla valorizzazione e dalla difesa dell’attuale organo di decentramento politico-istituzionale del Comune di Firenze.Per questo è decisivo che il Comune di Firenze faccia sentire la propria voce a Roma, chiedendo alla Ragioneria di Stato di attenersi all’art 12 delle Preleggi,che consentono l’attribuzione del gettone di presenza ai consiglieri circoscrizionali, in relazione all’interpretazione sistematica della norma(inquadramento della norma nell’ordinamento anche costituzionale).Firenze è ricompresa tra le Città Metropolitane previste dalla Costituzione". (lb)