PdL, Giovane Italia, Casaggì e Studenti per le Libertà: "Sulla stampa giudizi offensivi della memoria dei martiri"
“Le accuse dei giovani del Pd apparse sulla stampa di oggi sono pretestuose, di cattivo gusto, ma soprattutto irresponsabili. Se non fosse stato per le forze politiche del centrodestra la tragedia delle foibe e dell’esodo dei giuliano-dalmati sarebbe con ogni probabilità rimasta chiusa nel cassetto. Onorare la memoria delle vittime della persecuzione anti-italiana perpetrata dai titini non è appropriazione dei morti a scopi politici, ma semplicemente ricordare e diffondere un messaggio di verità negato per decenni dalla storiografia ufficiale”.
Questa la replica degli organizzatori del corteo in memoria delle foibe e degli esuli istriano-dalmati e giuliani - organizzato dalla Giovane Italia, dal PdL, da Casaggì e da Studenti per la Libertà per sabato 5 febbraio prossimo a Firenze - alle dichiarazioni rese ieri dal segretario del giovani democratici fiorentini.
“L’unico passaggio che condividiamo delle parole dei ‘democraticini’ è il richiamo al 150° anniversario dell’Unità d'Italia: una simile ricorrenza – affermano il consigliere regionale Tommaso Villa e il consigliere comunale Francesco Torselli, entrambi dirigenti nazionali della Giovane Italia - avrebbero potuto celebrarla dando il giusto risalto a tutti i figli d’Italia che sono morti proprio per amore verso la nostra patria e la nostra bandiera, tra i quali vanno certamente annoverati i caduti delle pulizie etniche volute dai comunisti titini, anziché appellarsi a spettri di neofascismo che appaiono proprio fuori luogo”.
“Non è nostra intenzione fare una graduatoria delle tragedie del secolo breve – proseguono Villa e Badò – mentre dalle parole del segretario fiorentino dei giovani democratici traspare netta la volontà di negare cittadinanza a una commemorazione riconosciuta da una legge dello Stato. Ma al di là delle perplessità circa le accuse che ci vengono mosse e i toni sprezzanti usati da questi ‘cattivi allievi’, quel che ci preoccupa è il clima di tensione che le dichiarazioni di questi ‘maestri’ di democrazia rischiano di alimentare. Si rassegnino alla realtà: la tragedia delle foibe fa parte della memoria condivisa del nostro Paese, ed ogni loro tentativo di declassarla sarà vano. E questo grazie alla battaglia di verità portata avanti negli anni dalle forze politiche del centrodestra”.
“Invitiamo inoltre i giovani democratici a prestare più attenzione anche alle parole dei loro assessori: proprio in questi giorni infatti – affermano i consiglieri comunali Francesco Torselli e Jacopo Cellai - l’assessore all'istruzione del Comune di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi sta collaborando con noi, che evidentemente non reputa dei pericolosi neofascisti, per portare anche a Palazzo Vecchio il ricordo di questi nostri fratelli caduti. A tal proposito invitiamo i giovani democratici a vincere le loro ultime eventuali barriere ideologiche ed a scendere in piazza con noi per ricordare tutti coloro che sono morti, sventolando un tricolore, vittime della barbarie di chi, come bandiera, sventolava solo quella rossa”.
“Nelle parole del segretario cittadino dei giovani democratici - concludono Badò e Marco Scatarzi, coordinatore e presidente cittadino della Giovane Italia - riusciamo semmai a leggere un po’ di invidia, forse dettata dal fatto che Firenze, città simbolo della sinistra italiana, vedrà un corteo di migliaia di persone organizzato da giovani di destra, numeri che la sinistra giovanile vede ormai solo nelle datate foto d'archivio della FGCI”.
(fdr)