Centri commerciali naturali, il vicesindaco Nardella: "Anche la Regione faccia la sua parte"

"Una ricchezza per l'economia che va promossa e sostenuta"

“L’accordo siglato nell’aprile scorso fra il Comune e le associazioni di categoria per promuovere i Centri commerciali naturali, è un esempio a livello regionale che mi auguro venga seguito anche da altre città: i Ccn sono una grande ricchezza per l’economia e costituiscono una vera risposta al problema del consumismo, perché rappresentano quel ‘commercio dal volto umano’ che è una sicurezza per i consumatori e un presidio contro il degrado e l'impoverimento di strade e piazze. Per questo auspico che la Regione Toscana, per la sua parte, metta in campo le iniziative utili a sostenere il settore: con norme chiare che disciplinino gli outlet, che ad oggi non sono sottoposte ad alcuna regola; con un fondo regionale, anche di modesta entità, che sostenga le città che promuovono i Centri commerciali naturali; con un ruolo di regia nella pianificazione di aria vasta che non renda vano lo sforzo del Comune per fermare la grande distribuzione, visto che fuori dai nostri confini le cose vanno diversamente”. Sono le parole del vicesindaco Dario Nardella, che stamani ha partecipato ad iniziativa di Confesercenti per fare il punto sui Centri commerciali naturali, le aggregazioni di negozi e piccole imprese ‘di vicinato’ che a Firenze raccolgono oltre 1.100 attività, con 60 iniziative svolte nel 2010 e 100mila fiorentini che vi hanno partecipato.
Nardella ha annunciato che è stata attivata una collaborazione con un istituto bancario “per sperimentare forme innovative nel rapporto fra i negozi e la clientela, con una sorta di ‘fidelity card’ utilizzabile nei centri commerciali naturali, così come avviene per la grande distribuzione. Per restare sul mercato è necessario allearci e ‘fare rete’ con iniziative come queste. E auspico anche che si arrivi ad avere una sola associazione di rappresentanza dei centri commerciali naturali della città, perché questo faciliterebbe molto i rapporti e l’organizzazione delle manifestazioni”.
 

(ag)