Quartieri, il presidente D'Eugenio (Q.4): "Rilanciare automie e partecipazione"
“Il quadro politico nazionale registra una continuativa e marcata riduzione delle risorse disponibili per gli Enti locali tanto da mettere in discussione il sistema dei servizi pubblici, sociali e alla persona” è quanto hanno affermato all’unisono i Consiglieri di quartiere delle maggioranze di Centrosinistra riuniti ieri sera (lunedì 24 gennaio) in una partecipata assemblea alle Leopoldine di Piazza Tasso, i quali aggiungono che “in questo processo i segnali di un grave disconoscimento del decentramento sono sotto gli occhi di tutti”. "Alla complessa situazione della finanza pubblica - hanno riferito il presidete del Quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio- si legano altri elementi relativi alla riorganizzazione della macchina comunale e degli stessi quartieri: “l’innovazione contenuta in quel riassetto impostato dalla Giunta nei primi mesi di mandato non è stata ancora del tutto praticata e forse si è già allentata la spinta in tal senso; al contrario i Quartieri considerano questa una sfida alta per la politica e per la macchina amministrativa, anche se in questi mesi parti diverse dell’Amministrazione suonano lo stesso spartito con risultati e melodie del tutto differenti e talvolta opposte, con positive disponibilità e incomprensibili intransigenze. E’ una criticità che riguarda tutti, non solo il decentramento”. Le modalità e il coinvolgimento nella formazione del difficile Bilancio 2011 costituiscono un passaggio significativo per attestare se i Quartieri fiorentini hanno ancora un ruolo ovvero rappresentano un mero lascito del passato. Da parte loro i Quartieri, con l’assemblea di piazza Tasso, intendono avviare un breve percorso di sintesi di quanto finora fatto ad un anno dalla riforma del marzo 2009, coinvolgendo nelle sedi istituzionali tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza con numerose iniziative tra le quali l’ipotesi di una seduta congiunta dei cinque Consigli, nell’obiettivo di rilanciare la loro azione di governo, insieme a tutta l’Amministrazione, esaltando le positive esperienze del 100 Luoghi e del Piano Strutturale nelle quali si è prodotto un gioco di squadra tra Giunta comunale e Quartieri. La nostra democrazia cittadina senza l’esperienza trentennale del decentramento fiorentino sarebbe certamente più povera e isolata rispetto alla società civile, ma occorre innovare queste esperienze rilanciando le forme della partecipazione e in particolare la dimensione metropolitana da troppi decenni evocata e mai concretamente messa in opera in progetti politici concreti e perseguiti". (lb)