Pubblicità, più controllo sui messaggi con la gara di affidamento degli impianti

Il vicesindaco Nardella: "Una nuova formulazione a tutela del decoro, della fede e delle persone"

Con la prossima gara di affidamento diretto degli impianti pubblicitari, l’amministrazione comunale svolgerà un controllo più preciso e stringente sui messaggi che appaiono su cartelloni, locandine e stendardi che appaiono in città. Lo ha annunciato il vicesindaco Dario Nardella, rispondendo in consiglio comunale ad una domanda di attualità sul recente ‘caso’ della campagna pubblicitaria di una casa di moda che raffigura un modello crocifisso, apparsa in occasione di Pitti Uomo. Nardella ha ricordato che, come prevede il piano della pubblicità varato dal consiglio, l’amministrazione comunale “promuove le iniziative necessarie affinché nel proprio territorio non venga esposta pubblicità avente un contenuto ed immagini lesive del decoro della fede religiosa e/o delle appartenenze di genere, culturali e nazionali delle persone”; proprio a questo fine “in sede di affidamento di concessione del servizio, viene richiesto formale impegno specifico da parte delle aziende che risulteranno vincitrici delle procedure di gara”. “Tuttavia – ha spiegato il vicesindaco - avendo riscontrato che tale formulazione garantiva una scarsa tutela, nell’apprestarsi a revisionare il Piano della pubblicità, abbiamo elaborato una nuova formulazione più cogente e più capace di garantire gli elementi di decoro e di tutela. E questo a partire dalla futura gara di affidamento in concessione degli impianti pubblicitari, che per la prima volta il Comune si appresta a predisporre”.
Nardella ha anche ricordato che l’amministrazione si è comunque attivata per trovare la strada “più sicura, precorribile ed incisiva” nel ‘caso’ della campagna con il crocifisso: meno di 48 ore dopo la segnalazione, la Polizia municipale ha trasmesso alla procura della Repubblica una segnalazione che ipotizzava il reato di offesa  alla religione dello Stato (art. 404 cp).
 

(ag)