Affissioni abusive, Torselli (PdL): "Cosa intende dire il presidente di Ataf affermando che chi ha sporcato le pensiline ha firmato i manifesti?"
"Qualche giorno fa ho già avuto modo di apprezzare l'intervento dell'assessore Mattei che criticava chi, per sponsorizzare il corteo cittadino in memoria dei martiri delle foibe che si terrà il prossimo 5 febbraio, ha sporcato con manifesti abusivi le pensiline di Ataf, limitandomi semplicemente a criticare il fatto che l'amministrazione comunale grida allo scandalo quando a sporcare muri e fermate sono simpatizzanti di destra, mentre resta impassibile di fronte al degrado, cento volte superiore, causato da manifesti, scritte e fanzine delle formazioni di sinistra. Questo, ripeto, senza voler assolutamente giustificare chi deturpa muri e pensiline con manifesti abusivi, di qualunque schieramento essi siano". Questo il commento del consigliere comunale del PdL, Francesco Torselli.
"Oggi, sulla stampa cittadina - aggiunge l'esponente del PdL - il presidente di Ataf annuncia di aver denunciato ignoti per i manifesti abusivi affissi sulle pensiline. Fin qui niente da eccepire, se non il fatto che Bonaccorsi parla di 'firma' dei colpevoli in calce al manifesto. A cosa allude il presidente di Ataf? Essendoci su alcuni di questi manifesti il logo del PdL, della Giovane Italia o di Casaggì, il Presidente Bonaccorsi vuole forse indicare in queste organizzazioni i colpevoli? Se sì, perché ha sporto denuncia contro ignoti?".
"Il PdL, la Giovane Italia e Casaggì - spiega Torselli - affiggeranno i propri manifesti per propagandare il corteo, ma lo faranno, come hanno sempre fatto, sfruttando i canali delle affissioni comunali. Se qualcuno stampa dei volantini e li affigge in maniera abusiva non è certo un fenomeno del quale potremo avere un controllo. Se il presidente Bonaccorsi vuole accusare il PdL, la Giovane Italia e Casaggì, lo faccia, mettendo in preventivo di assumersi la responsabilità di una simile accusa".
"Invito inoltre il presidente Bonaccorsi - conclude il consigliere del PdL - a non chiamarmi mai più in causa distorcendo il significato delle mie parole: io non ho mai deriso le denunce fatte dall'assessore Mattei, anzi, ne ho sottoscritto a pieno il contenuto; ho solo invitato l'assessore a denunciare con uguale forza tutto il degrado visibile a Firenze, sia esso fatto da simpatizzanti di destra che di sinistra. E se l'assessore non mi ha risposto immagino sia perché ha colto il senso propositivo del mio intervento. Non capisco perché in causa mi chiami invece il presidente Bonaccorsi".
(fdr)