Mostre, ultimi giorni per visitare "Bronzino e gli arazzi di Palazzo Vecchio con Storie di Giuseppe Ebreo" nella Sala dei Gigli

L'esposizione chiude domenica prossima 23 gennaio

Chiuderà domenica prossima, 23 gennaio, l'esposizione di quattro dei venti arazzi con ‘Storie di Giuseppe Ebreo’ progettati e tessuti su cartone del Bronzino tra il 1545 e il 1553 per la Sala dei Duecento in Palazzo Vecchio.
Il gruppo di arazzi è considerato il capolavoro dell’arazzeria fiorentina fondata dal duca Cosimo I de’ Medici: dei venti realizzati, 16 vennero realizzati su disegni e cartoni di Agnolo Bronzino che nel 1545 non solo si era già affermato come ritrattista ufficiale della corte medicea, ma aveva completato anche la decorazione delle pareti della Cappella di Eleonora. Questi arazzi sono oggi divisi tra Palazzo Vecchio e il Palazzo del Quirinale a Roma e dei nove rimasti a Firenze, quattro sono quelli che sono esposti nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, mentre gli altri cinque sono a Palazzo Strozzi in concomitanza con la mostra ‘Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici’.
Gli arazzi di Palazzo Vecchio sono “Giuseppe perdona i fratelli”, “Il sogno dei manipoli”, “La vendita del grano ai fratelli”, e ‘Giuseppe racconta il sogno del sole, della luna e delle stelle’. Gli ultimi due, mai esposti fino ad oggi, sono importantissimi per ricostruire l’aspetto che presentava la Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio nella metà del Cinquecento, in quanto appositamente realizzati per incorniciare i portali del magnifico ambiente.
Il 21 gennaio, sempre in Palazzo Vecchio, nella Sala dei Duecento alle 17.30, si terrà la conferenza “La Cappella di Eleonora a 360°: un approccio innovativo per la lettura e la diagnostica non invasiva”, a cura dello staff del Laboratorio Imaging del Centro conservazione e restauro La Venaria Reale. Questa è l’ultima delle quattro conferenze organizzate in collaborazione con Palazzo Strozzi (il programma completo disponibile a questo indirizzo internet: www.museicivicifiorentini.it/palazzovecchio/evento35.htm). L’ingresso è libero. (edl)