Primo Maggio, Torselli (PdL): "Festività non di sinistra, ma unica festa laica condivisa da tutti gli italiani"

"Firenze non pensi solo alla sua dimensione di città vetrina, ma rispetti il significato di questa data per i lavoratori"

Questo l’intervento del consigliere del PdL Francesco Torselli

“Il Primo Maggio non è né una festa di parte, né una festa di partito, ma la sola festività laica patrimonio di tutti i lavoratori, di destra, di centro o di sinistra che siano.
Firenze non pensi solo alla sua dimensione di città vetrina, ma pensi anche al significato che questa data riveste per i lavoratori.
Non sono ideologicamente contrario all'apertura delle attività commerciali in questa data, ma credo che sia giusto concedere la facoltà di tenere aperta la propria attività solo a quelle attività per le quali l'apertura sia garantita direttamente dai proprietari e che non impongano ad alcun dipendente di non festeggiare questa ricorrenza, fondamentale per i lavoratori.
Trovo altresì 'originale' la posizione di alcuni esponenti del PD che ancora una volta non hanno trovato il coraggio di controbattere una decisione presa dal Sindaco Renzi, orientando le proprie critiche alla decisione di tenere aperti i negozi il Primo Maggio verso la Regione e non verso il Comune, ente preposto a prendere questo tipo di decisioni.
Non dovendo sottostare ad alcuna logica politica, provenendo da un partito politico che ha sempre dato grande significato alla Festa dei Lavoratori, ho per questo sostenuto la mozione presentata dai colleghi Valdo Spini e Tommaso Grassi sul rispetto del valore del Primo Maggio”.

(fdr)