Torselli e Sabatini (PdL): "Rami e cespugli resteranno in mezzo di strada ancora per un mese, e se nevicherà ancora… ci nevicherà sopra"

"Nel consiglio comunale di oggi, i cittadini di Firenze hanno scoperto dalle parole dell'assessore Saccardi che ha risposto a due nostre domande di attualità, che dovranno tenersi tra i piedi (nel vero senso della parola), sui marciapiedi, sulle piste ciclabili, sugli spartitraffico e ai bordi dei giardini, circa 500 tonnellate di ramaglie residue dalle potature rese necessarie dalla nevicata dello scorso 17 dicembre". Questo il commento dei consiglieri del PdL Francesco Torselli e Massimo Sabatini.
"Così come siamo rimasti sorpresi dal vedere tanto materiale ancora accatastato per le strade - proseguono i due esponenti di centrodestra - siamo oggi sorpresi dai tempi di reattività della macchina comunale: ad un mese esatto dalla nevicata, non solo rami e cespugli si trovano ancora in mezzo alle strade di Firenze, ma l'amministrazione chiede oggi ancora un mese di tempo per liberare la città. In pratica ci vorranno ben due mesi per risolvere solo questo che è solo uno dei tanti problemi connessi all'emergenza neve; eppure i soldi spesi sono tanti: ben 800mila euro per ricorso a ditte esterne e strumenti della Forestale e della Protezione Civile e questa cifra non comprende le spese per il personale pubblico".
"Circa invece il destino finale del materiale rimosso - aggiungono i due consiglieri - si è per ora soltanto individuato il partner giusto (la società Biogenera di Calenzano), ma è ancora da sottoscrivere un accordo formale che consenta di recuperare qualche soldo dallo smaltimento. Quando lo sigleranno? In estate? Oppure Renzi chiederà di smaltire le ramaglie a quei lavoratori che vuole vedere all'opera il Primo Maggio?".
"Rileviamo poi - concludono Torselli e Sabatini - alla luce delle previsioni del tempo che non escludono una nuova nevicata su Firenze per il prossimo fine settimana, quali precauzioni abbia già in cantiere l'amministrazione comunale: tutti alla finestra a vedere nevicare sul nevicato!".

(fdr)