Sollicciano, il consigliere PdL Alessandri e il senatore Totaro oggi hanno effettuato una visita alla struttura penitenziaria

Il senatore ha annunciato un'interrogazione parlamentare "per sottoporre i problemi evidenziati dalla visita a Sollicciano all'attenzione del Governo"

Il senatore del PdL Achille Totaro ha effettuato oggi una visita al carcere di Sollicciano insieme al consigliere comunale Pdl Stefano Alessandri.
“Sicuramente sono molteplici – ha dichiarato Totaro – le questioni da affrontare partendo dalle condizioni strutturali precarie dell'istituto. Oltre a ciò, vi è una grave carenza di organico della polizia penitenziaria, problema non presente in ugual maniera nel resto dell'Italia e per cui occorrerebbe una razionalizzazione a livello nazionale. Inoltre vi è l'annoso problema del sovraffollamento, gravato dalla massiccia presenza di stranieri, i quali si trovano in carcere non a causa della legge sulla clandestinità ma per reati commessi sul territorio nazionale”.
Riguardo al problema del sovraffollamento, il senatore Totaro ha aggiunto che risulta ad oggi “leggermente diminuito grazie alla legge approvata in Parlamento per cui per i detenuti che devono scontare residui di pena di qualche anno si può procedere agli arresti domiciliari. Altresì gravosa è la questione della mancanza di spazi ospedalieri adibiti al ricovero dei detenuti i quali, posti nelle normali corsie, hanno bisogno di sorveglianza con dispendio quindi di energie e di risorse da parte della polizia penitenziaria”.
Totaro ha quindi annunciato che presenterà un'interrogazione parlamentare “per sottoporre i problemi evidenziati dalla visita a Sollicciano all'attenzione del Governo”. Il senatore PdL ha anche dichiarato che organizzerà un incontro tra un sottosegretario alla Giustizia e la polizia penitenziaria. Il consigliere Alessandri ha invece annunciato che si interesserà della vicenda del funzionamento della telecardiologia che è stata ufficialmente inaugurata nel novembre del 2009, e, ha sottolineato l’esponente del centrodestra “non è mai entrata in funzione”.

(fdr)