Appello Vigilanza democratica, De Zordo: "Rifirmerei l'appello, perfettamente in linea con ogni democrazia evoluta"
Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo
“La responsabilità penale è personale, per questo in ogni democrazia matura è necessario poter individuare chi compie azioni violente al di fuori della legge, anche se appartenente alle forze dell'ordine.
Firmare un appello in tal senso sul sito Vigilanza democratica non è che indice di civiltà anche perché segnare «i caschi dei poliziotti con elementi identificativi in ordine alla qualifica dell'operatore nonché, attraverso un apposito codice alfanumerico, alla identità dello stesso agente [...] perché, l'anonimato, causato dal necessario impiego di tale strumento di protezione - evidente ostacolo all'identificazione del soggetto - debba nei limite del possibile, essere evitato in modo da assicurare, in termini apprezzabili sotto molteplici profili, una maggiore "trasparenza"» è un concetto pienamente il linea con le Costituzioni evolute.
Non a caso, a dirlo nel virgolettato, è Pippo Micalizio, superispettore della Polizia di Stato, nella sua relazione all'allora capo della Polizia Gianni De Gennaro sui fatti del G8 di Genova (fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/09/Micalizio_gli_agenti_colpirono_alla_co_0_0108096811.shtml)
Queste indicazioni, provenienti da un "servitore dello stato"come Micalizio, fanno riflettere sull'uso strumentale e politico compiuto da esponenti del Pdl locale sulla mia firma in calce ad un documento avanzato nel campo della democrazia e firmato tra gli altri da costituzionalisti, esperti di diritto, studiosi dei fenomeni di ordine pubblico e da persone singole che in questi anni dominati dal berlusconismo hanno potuto constatare con mano una regressione delle politiche governative nel settore dell'ordine pubblico”.
(fdr)