Cellai (PdL): "Anche De Zordo tra i firmatari dell'appello di Vigilanza democratica' per sostenere chi è inquisito perché difende le libertà democratiche'"
“Assieme alla disoccupazione, alla devastazione ambientale, al razzismo, al peggioramento generale delle condizioni di vita e al degrado sociale e culturale, si moltiplicano i soprusi, le aggressioni, le violenze, le intimidazioni, le minacce, le operazioni di infiltrazione e provocazione che le forze dell’ordine regolari e irregolari (fascisti, infiltrati, spioni, polizie parallele, ecc.) sono chiamate a compiere per soffocare la protesta e la ribellione delle masse popolari italiane e immigrate”. “E’ questo uno dei deliranti passaggi dell’appello promosso dal sito ‘Vigilanza democratica’ per ‘sostenere chi è inquisito perché difende le libertà democratiche’, firmato, oltreché da esponenti del centrosinistra a livello nazionale, anche dalla consigliera Ornella De Zordo, di cui sono venuto a conoscenza attraverso il sito www.ilsitoditalia.it. Giudico grave il proseguire nel fomentare un clima di odio e di contrapposizioni ideologiche che richiamano gli anni di piombo, e nascondersi dietro una presunta ‘difesa delle libertà democratiche’ per impedire di fatto che queste abbiano modo di esprimersi, come avvenuto al Polo Universitario di Novoli, quando i collettivi degli studenti di sinistra hanno fatto di tutto per impedire all’onorevole Santanché di parlare in un pubblico dibattito”. Questa la dichiarazione del consigliere del PdL Jacopo Cellai, che sull’argomento ha effettuato un intervento nel consiglio comunale di oggi.
“Secondo gli estensori dell’appello – ha aggiunto Cellai –, questo sarebbe ‘uno strumento pratico per sbarrare la strada ai progetti eversivi e alla deriva autoritaria promossa dalla destra reazionaria (…), un’operazione di democrazia e trasparenza, che riguarda anche quella parte delle forze dell’ordine che non vuole prestarsi al lavoro sporco contro le masse popolari italiane e immigrate’. Affermazioni che mi pare si commentino da sole. Noi restiamo dalla nostra parte, che è quella dei cittadini che credono nella democrazia, nelle istituzioni e nell’operato delle forze dell’ordine. Chi sottoscrive frasi come queste, oltre che fuori della storia, è fuori da tutti questi, che restano valori fondanti del nostro Paese”.
(fdr)