Licenziamento al Maggio, Galli e il PdL: "Taglio di testa che desta stupore e imbarazzo"
Questo l'intervento del capogruppo Giovanni Galli e del gruppo PdL sulla vicenda del 'licenziamento' del capo ufficio stampa Susanna Colombo.
"Il Gruppo consiliare del PDL apprende con stupore ed imbarazzo la notizia dell’improvvido allontanamento dal lavoro della Signora Susanna Colombo dal suo pluriennale incarico in qualità di addetto stampa del Teatro Comunale di Firenze.
Stride oltre misura notare che questo provvedimento colpisce una persona che per due decenni è andata avanti con incarichi professionali a tempo, e dunque precari, e che non viene, a quanto sembra, tutelata dalle amministrazioni di sinistra che gran gioco hanno nella organizzazione e gestione del teatro.
Ci stupisce infatti che solo dalle opposizioni si sia levato un coro unanime di critica e che nessun commento sia giunto da Sindaco, Presidente della Regione e relative Giunte. Purtroppo al silenzio sulle questioni economiche e gestionali del Teatro ci stiamo abituando, visto che il nostro gruppo è da oltre sette mesi che attende risposta ufficiale (interrogazione n. 642/2010) sui compensi del nuovo sovrintendente.
Oggi questo “taglio di testa” ci appare alquanto incongruo perché colpisce una persona nel ruolo da anni e introdotto nell’organizzazione, mentre i primi mesi della nuova gestione del teatro hanno visto fioccare dispendiose chiamate ad personam tutte dall’esterno.
Dapprima il manager Pestellini, poi la fund-raiser Contarini ed infine il direttore amministrativo Caldo, che insieme al mega compenso della stessa sovrintendete, rappresentano scelte che nella loro globalità comportano costi annuali di quasi mezzo milione di euro, cifra che potrà essere raggiunta con il sicuro nuovo ingresso della sostituta di Susanna Colombo.
Possibile tutto questo dispendio da parte di un vertice gestionale che si lamenta per i tagli al FUS? Non è un controsenso? E non è un controsenso per quella parte politica, che fa della difesa del lavoro precario una bandiera, mandare brutalmente a casa una persona la sera della vigilia di Natale? Che facciamo? Aumentiamo le spese con una nuova e sicura causa legale per questo ingiustificabile licenziamento-sostituzione? E’ forse questa la strada per l’auspicato pareggio di bilancio?
Rinnoviamo dunque la necessità di risposte alle nostre precedenti interrogazioni, le cui risposte unite a quelle fornite agli altri gruppi di opposizione forniranno il quadro di come vengono gestiti male i soldi del Teatro, nel mentre restano dubbi sulla puntualità di pagamento degli stipendi"
(lb)