Licenziamento al Maggio, De Zordo: "Modo cinico e autoritario. Il sindaco favorisca reintegro e contrattualizzazione"

"Nel giorno in cui la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso definisce 'antidemocratico, illiberale e autoritario' l'amministratore delegato di Fiat Marchionne per l'erosione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, colpisce la notizia del 'licenziamento' dell'addetta stampa del Maggio Musicale Fiorentino voluto dalla sovrintendente Francesca Colombo. Colpisce perché anche nel pubblico si è iniziato pericolosamente a ragionare come nel privato, quello stesso privato che nei giorni scorsi il presidente della Toscana Enrico Rossi ha definito 'cinico e autoritario' aggiungendo che 'è un dovere combattere questo capitalismo senza regole e senza anima, che produce solo precarietà e disoccupazione'. Forse è necessario combatterlo anche quando si insinua nel pubblico e considerato che la Regione fa parte del Cda del Maggio potrà far sentire la propria voce in merito e dare così sostanza alle proprie intenzioni. L'addetta stampa del Maggio ha come unica colpa quella di non essere mai stata assunta nonostante venti anni di servizio continuativo, senza mai nessun contratto definitivo, per la promozione del Teatro in Italia e nel mondo. Questo licenziamento colpisce perché il Teatro del Maggio è una Fondazione pubblica che vede il sindaco di Firenze presiederne il consiglio di amministrazione e un sindaco deve sempre tenere ferma la barra sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. E' necessario quindi che il sindaco incontri urgentemente l'Associazione Stampa Toscana, il sindacato dei giornalisti, affinché l'addetta stampa sia reintegrata e regolarizzata come prevede il contratto nazionale di categoria".

(lb)