Tassa di scopo, il vicesindaco Nardella: "E' da irresponsabili rifiutare di collaborare. E' un provvedimento che serve a migliorare la ricettività turistica"
“Sul contributo di scopo il confronto parte con il piede sbagliato. Non è un mistero che anche il Comune preferirebbe una legge speciale per Firenze; ma intanto sarebbe da irresponsabili non accogliere la disponibilità del Presidente del Consiglio di introdurre un prelievo connesso ai flussi turistici, come quello già in vigore a Roma”. Lo afferma il vicesindaco Dario Nardella, che interviene nel dibattito scaturito dalle parole di Berlusconi dopo il suo incontro con il sindaco Renzi. “In tutta sincerità – aggiunge Nardella – ci saremmo aspettati e tuttora ci aspettiamo dagli albergatori una collaborazione fattiva, piuttosto che critiche sterili; poiché questa amministrazione fin dal primo giorno ha lavorato per potenziare il turismo di qualità con risultati che sono davanti agli occhi di tutti e di cui hanno beneficiato proprio gli albergatori per primi. Pensiamo ad eventi come la Notte Bianca, il capodanno, la mostra del Bronzino, tutti gli appuntamenti internazionali culturali e sportivi che hanno dato una spinta decisiva alla ripresa del mercato turistico fiorentino, che nonostante la crisi nel 2010 ha registrato un aumento di circa il 15%”. “E invece cosa arriva da alcune categorie di albergatori? – si chiede il vicesindaco – Una polemica che parte prima ancora di entrare nel merito della proposta e soprattutto con la memoria corta. Risale infatti al 2003 la dichiarazione di disponibilità dell’allora presidente di Assindustria di un ‘city fund’ che aveva le stesse caratteristiche del contributo di scopo. Forse allora si era capito che una misura del genere porta benefici non solo al bilancio comunale, ma soprattutto alla qualità della ricettività turistica della città (decoro urbano, servizi turistici, aventi culturali, marketing territoriale). Ciò che non è accettabile piuttosto è scaricare i costi di pulizia, manutenzione, gestione e sicurezza della città ai soli residenti e alle stesse imprese operanti sul territorio, favorendo una logica di rendita economica che è il contrario di uno sviluppo sostenibile ed intelligente”. Il vicesindaco sottolinea poi che “Firenze è utilizzata ogni giorno da un numero di persone equivalente a quello dei residenti, composto da turisti e ‘city users’. Se gli albergatori vogliono continuare a far pagare ai fiorentini tutti i costi di una città turistica di grande livello come la nostra, lo dicano chiaramente. Noi pensiamo che abbiano tutto da perdere con questa posizione”.
(ag)