Sas, Grassi: "Toglie il lavoro a 50 persone e fa un bando per affidare la rimozione dei veicoli ad un soggetto esterno"
“E’ un atto gravemente offensivo e profondamente umiliante per le oltre 50 persone che nel giro di un anno si sono viste togliere il lavoro dall’azienda municipalizzata SaS". Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi (gruppo Spini) intervenendo in merito al bando di gara che la società fiorentina ha emesso, stanziando 15mila euro per la rimozione e blocco dei veicoli. Solo 1 anno fa veniva dismesso il Consorzio dei carrattrezzisti, mettendo in mezzo alla strada alcune decine di persone e mettendo in crisi diverse aziende che avevano negli anni investito in mezzi e personale. Ed è notizia della scorsa settimana l’incontro tra il Sindaco e i sindacati riguardo al licenziamento di 12 interinali in SaS che svolgevano attività di manutenzione strade e sui carrattrezzi, concluso con la negazione da parte del Comune della possibile stabilizzazione dei 12 lavoratori. Così il Comune si è ridotto prima a dover svolgere l’attività di rimozione veicoli col proprio personale, potendo garantire solo due carri nell’arco della giornata, e poi adesso, avendo il personale sotto organico, a dover ricorrere a questo bando di gara, stanziando 15mila euro per un servizio pubblico indispensabile. Il risultato ottenuto dal Comune è quello di esser tornati a dover ricorrere a soggetti esterni, con l’aggravio di dover anche pagare. Davvero un bel successo dal punto di vista occupazionale ed economico, tipico della peggior amministrazione, realizzato a Firenze dall’Amministrazione di centro-sinistra del Sindaco Renzi! Nessuno vuol negare che anche la gestione precedente aveva dei problemi, come per esempio l’eccessivo ricorso del Comune alle rimozioni, che provocava una persecuzione ai cittadini, ma permetteva al Comune di avere un numero certo di carri – attrezzi a disposizione, sufficienti per qualsiasi occasione ed emergenza, non dovendo sostenere alcuna spesa e ricevendo una percentuale del 10% sull’incassato dalle rimozioni. Naturalmente questo sistema poteva essere molto migliorato a favore dei cittadini, ma la soluzione intrapresa per il 2011 ci sembra sotto tutti i profili ancor peggiore di quella adottata fino a metà del 2009. Ci chiediamo quindi – conclude Grassi – a chi risponda la dirigenza di SaS, visto che grazie a numerose scuse e a scaricabarile, i risultati ottenuti in questi mesi hanno portato la società solo a licenziare, ad incassare di meno e a costare alla collettività di più. Se continua così il Sindaco farebbe meglio a dichiarare trasparentemente che il suo obiettivo è far implodere l’azienda e mandare a casa l’intero attuale organico della società.”
(lb)