Mostra di Hirst, da Empoli: "Visitatori del palazzo aumentati e risalto internazionale"
La mostra di “For the love of God”, il teschio tempestato di diamanti di Damien Hirst, accanto allo Studiolo di Francesco I dal 26 novembre scorso e fino a maggio prossimo, ha fatto crescere i visitatori del museo di Palazzo Vecchio e ha avuto un risalto non solo nazionale ma anche sui media straneri. Segno che “il teschio ha avuto la funzione che ci si aspettava, ovvero un catalizzatore - ha sottolineato l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli - e un motivo in più, non in meno, per visitare il Palazzo”.
Numeri alla mano, l’assessore fa un primo bilancio della mostra a quasi un mese di apertura. Facendo un raffronto con lo scorso anno (e di conseguenza considerando solo l’apertura diurna, dato che l’orario fino a mezzanotte fu deciso nel maggio scorso), i visitatori del Palazzo, dal 26 novembre al 20 dicembre, sono passati da 18.862 a 22.065, con un incremento di 3.203 persone. Considerando anche l’apertura serale, si arriva quest’anno, nello stesso periodo, a 24.809 visitatori globali. In particolare, nel periodo di tempo considerato, 9.040 visitatori hanno scelto di vedere solo il museo, ma 15.769 sono stati quelli che hanno scelto di vedere anche teschio e Studiolo, di cui 13.339 tra le 9 e le 18 e 2440 nell’orario notturno. Giorni ‘clou’ della mostra quelli del ponte dell’Immacolata: dal 5 all’12 dicembre sono stati oltre 13 mila le persone che hanno visitato la mostra.
“Questi dati - commenta da Empoli - evidenziano come il teschio abbia attirato più visitatori e non abbia disincentivato la visita al solo Museo di Palazzo Vecchio: i visitatori che lo vogliono continuano ad acquistare il solo biglietto da sei euro per quest’ultimo, senza fare il cumulativo per “For the love of God”. Le tariffe per l’ingresso al solo Museo sono visibilmente esposte all’interno della biglietteria, davanti alle casse. Abbiamo anche posizionato un nuovo cartello per distinguere la possibilità dai fare due tipi di biglietto diverso. Anche lo Studiolo, visitabile insieme alla mostra, è un motivo in più per scegliere di vedere il teschio di Hirst. Lungi dall’essere utilizzato come anticamera, lo Studiolo è anzi protetto da dissuasori a terra lungo le pareti e le sue condizioni di temperature e umidità vengono monitorate continuamente e valutate ogni settimana dal personale dei musei”.
“La notizia della mostra - conclude - ha avuto risalto sui media nazionali ma è piaciuta anche a quelli internazionali, tra cui Cnn, Financial Times, New York Times. Non è obbligatorio né visitarla né deve piacere per forza a tutti, ma è indubitabile che sia un motivo di appeal per Palazzo Vecchio e per Firenze”. (edl)