Emergenza maltempo, il Gruppo PdL: "Per Renzi, quanto è accaduto in città è colpa sua, ma… soprattutto di altri"

Questo l’intervento dei consiglieri del Gruppo del Popolo della Libertà

“Oggi il sindaco Renzi, dopo il disastro nella gestione dell’emergenza neve a Firenze nelle ultime 72 ore, è venuto in consiglio comunale per dire alla città che la colpa è sua (ma soprattutto di altri), e ha annunciato un nuovo ‘piano’ che dovrebbe garantire che un evento del genere venga gestito in maniera efficace la prossima volta. La colpa dell’accaduto secondo Renzi però è soprattutto di altri: infatti ha chiamato in causa Autostrade, Ferrovie dello Stato e, per scendere nell’ambito comunale, Quadrifoglio, marginalmente Ataf, oltre a sottolineare i malfunzionamenti di quasi tutte le società partecipate del Comune. L’ultimo slogan del sindaco (maestro come sappiamo della materia) è la ‘Sala delle Sale’, intesa come una centrale operativa di controllo che consenta un monitoraggio con telecamere di tutta la città. Peccato che le stesse dichiarazioni Renzi le avesse fatte alla stampa esattamente un anno fa, il 18 dicembre 2009, quando la neve cadde a Firenze creando anche allora molti disagi ai cittadini. Evento che a suo dire sarebbe servito come lezione perché disagi del genere non si ripetessero mai più.
Il sindaco ha tenuto molto a sottolineare l’eccezionalità dell’evento atmosferico. Lungi da noi contestarlo su questo che è un dato di fatto, anche se ampiamente previsto. Ma dove Renzi ha davvero fallito è stato nella gestione della situazione nelle 48 ore successive. Firenze e i fiorentini sono rimasti attanagliati anche nelle giornate di sabato e domenica tra bus che non passavano, auto incastrate e abbandonate dappertutto, marciapiedi ghiacciati. E in questi casi, non servono le apparecchiature sofisticate o le riorganizzazioni epocali che oggi Renzi annuncia: sarebbe bastato dislocare in modo strategico i mezzi di cui la città dispone, e di cui il sindaco dichiara di non conoscere il funzionamento. Nel suo ‘mea culpa’ tutto questo, il sindaco si è dimenticato di dircelo. Forse, anche lui come altri ha ancora bisogno di un po’ di lezioni di quella che ha definito ‘pedagogia politica’”

(fdr)