Liceo Michelangelo, Torselli (PdL): "Minacce di picchetti e occupazioni se sarò invitato in assemblea, studenti minacciano disordini"
Questo l’intervento del consigliere del PdL Francesco Torselli
“Martedì scorso sono stato contattato da un rappresentante degli Studenti del Liceo Classico Michelangelo il quale mi ha invitato, come relatore, all’assemblea di istituto che si sarebbe dovuta svolgere Lunedì 20 dicembre o Martedì 21. Lo stesso mi comunicava che il tema dell’assemblea sarebbe dovuta essere la riforma Gelmini e comunque, avviare una discussione anche più generica sul rapporto tra giovani e politica. Assieme a me, gli altri ospiti invitati avrebbero rappresentato le forze politiche di Sinistra Ecologia e Libertà, del Partito Democratico e di Futuro e Libertà per l’Italia.
Ho accettato di buon grado l’invito, complimentandomi anche per l’iniziativa e dialogando anche con il rappresentante di Istituto, che mi spiegava della difficoltà di ottenere spazi adatti allo svolgimento del confronto e al quale ho proposto di rivolgersi al Comune o alla Provincia al fine di ottenere in concessione luoghi atti allo svolgimento dell’assemblea, così come spesso accade per le altre scuole.
Il giorno seguente, lo stesso rappresentante degli studenti mi ha ricontattato, pregandomi di non intervenire personalmente a rappresentare il PdL, ma di inviare qualcun’altro al posto mio. Il motivo? ‘Problemi con il Collettivo’ ed ‘evitare che il Michelangelo vada sui giornali’.
Mi è sembrato giusto chiedere al ragazzo come mai, ad un’assemblea in cui si parla di giovani e di politica, non possa essere invitato un esponente del PdL che, vorrei ricordare, è il primo partito italiano, nonché il partito che esprime il Presidente del Consiglio dei Ministri. La risposta è stata a dir poco sconcertante.
Secondo il rappresentante del Michelangelo che mi aveva invitato, la mia presenza ‘non è molto gradita’ agli studenti del Collettivo di Sinistra della scuola i quali avevano già annunciato un ‘picchettaggio’ e ‘casini tipo con la Santanchè a Novoli’ qualora mi fossi presentato di fronte alla scuola. Alla luce di tutto questo, mi veniva ritirato l’invito, dicendomi che sarebbe stato ‘meglio evitare’.
Siamo alla follia! Se si organizza un’assemblea per parlare di politica coi giovani, le forze politiche devono essere tutte rappresentate e, soprattutto, deve essere rappresentato un partito che supera il 30% dei consensi nel paese! Chi sono questi signori che decidono chi è ‘gradito’ e chi no? Chi è che può impunemente minacciare un membro delle istituzioni di non parlare in un’assemblea, minacciando di rimettere in piedi l’ignobile gazzarra montata all’università in occasione della presenza dell’On. Daniela Santanchè?
Da persona responsabile e da membro del Consiglio Comunale di Firenze non intendo cedere a queste misere provocazioni e rispondere a questi elementi con prove di forza che, garantisco, mi sarebbero anche facili, ma che metterebbero in difficoltà la scuola, il Preside e le istituzioni che rappresento.
Una cosa è certa: in nessun luogo aperto e pubblico della città può essere consentito lo svolgimento di un dibattito politico dal quale viene escluso il PdL semplicemente perché altrimenti si minacciano scontri e picchetti.
Il Preside Primerano, uomo dalle idee politiche non certo uguali alle mie, ma uomo che in più di un’occasione si è mostrato democratico e rispettoso delle regole, annulli un’assemblea in cui i ragazzi finirebbero con l’essere indottrinati da tre forze politiche (SEL, PD, FLI) afferenti tutte al medesimo contesto ideale, quello del centrosinistra; oppure garantisca, assumendosene la responsabilità, la mia partecipazione all’incontro in un ambiente pluralista, civile e rispettoso delle persone e delle idee altrui. Caratteristiche che dovrebbero essere presenti in tutte le scuole”.
(fdr)