Acqua, Grassi (gruppo Spini): "Un sistema che garantisce i soci privati a scapito del pubblico e dei cittadini. Ripensare la gestione"

"Stamani in commissione controllo tutti i Consiglieri si sono espressi contrariamente alla mia mozione per la moratoria sugli ATO". Lo ha detto il consigliere del gruppo Spini Tommaso Grassi "Stiamo assistendo da alcune settimane ad un rincorrersi di novità sulla gestione del servizio idrico - ha spiegato Grassi- che ci preoccupano sempre di più e che ci fanno ritenere profondamente sbagliata la direzione intrapresa sia dal gestore Publiacqua che dagli Enti locali e regionali. Il tentativo di obbligare con un aumento immotivato e incomprensibile del deposito cauzionale, l’utenza a domiciliare sul proprio conto corrente la bolletta dell’acqua, facendo un enorme regalo agli istituti bancari, gli aumenti spropositati per i prossimi anni e non per ultimo anche l’abolizione degli ATO da parte del Governo ci sembrano motivi
assai validi per chiedere una netta inversione di tendenza. In un settore delicato ed importante come quello del servizio idrico, dove è in gioco un bene, come l’acqua, che deve essere comune, non sottoposto a logiche e dinamiche del mercato, e tutelato, è, ad oggi, impensabile proseguire come fatto finora. Il sistema delle aziende miste pubblico-privato deve essere ripensato totalmente ed è
necessario un ripensamento radicale. Anche l’Assemblea dell’ATO di stamani ci preoccupa perché testimonia un sistema sempre più arroccato sulla gestione dell’acqua che in profonda crisi, non riesce altro che con la scusa degli investimenti e di interventi manutentivi, che seppur necessari sono molto sovrastimati, ad aumentare le tariffe, per garantire la remunerazione degli investimenti ai privati, che non apportano nè know out, né efficienza, nè risorse finanziarie per gli investimenti, come ipotizzato nel sistema pubblico-privato, ma continuano solo ed esclusivamente a chiedere di ricevere. Stimolati dall’ottima attività del Forum toscano dei movimenti sull’acqua ho presentato una mozione in Consiglio che recuperando i contenuti della manifestazione del 4 dicembre chiedeva un impegno preciso al Sindaco e all’Amministrazione Comunale: chiedere la moratoria sugli ATO al Parlamento, avviare procedure di ripubblicizzazione del servizio idrico e opporsi agli ultimi atti sul deposito cauzionale e agli aumenti che si stano prefigurando stamani, nelle stesse ore, all’Assemblea dell’ATO. Purtroppo abbiamo dovuto constatare, con nostra profonda insoddisfazione, che sia i Consiglieri della maggioranza che mdell’opposizione di centro-destra si sono espressi negativamente sulla
nostra proposta. La Commissione ha comunque accolto la mia proposta di ascoltare l’ATO e il gestore Publiacqua sui nodi nazionali e locali al più presto, sperando che allora i provvedimenti presi non abbiano già prodotto effetti, sicuramente negativi, sui cittadini fiorentini.” (lb)