Premiati in Palazzo Vecchio i progetti della scuola che guarda all'Europa
Progetti di eccellenza per educare i giovani e contribuire allo sviluppo di un sapere comune. L’obiettivo è formare cittadini non solo italiani, ma europei. I partenariati, che hanno visto coinvolte da protagoniste numerose scuole italiane, tra le quali l’Iiis Leonardo Da Vinci di Firenze, sono stati premiati questa mattina nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio durante l’iniziativa organizzata dall’Agenzia nazionale LLP (che ha sede a Firenze) con il patrocinio del Comune.
All’iniziativa erano presenti il sindaco Matteo Renzi e l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi.
Il ‘programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente’ o Lifelong Learning Programme (LLP), è stato istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 e riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. Ha sostituito, integrandoli in un unico programma, i precedenti Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006.
L’obiettivo è contribuire, attraverso la formazione permanente, «allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell'ambiente per le generazioni future». In particolare, il programma «si propone di promuovere, all'interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d'istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale».
I riconoscimenti consegnati questa mattina premiano le scuole che si sono distinte per originalità del tema, risultati ottenuti, possibilità di trasferire in altre realtà i progetti realizzati. I temi al centro dei lavori risultati vincitori spaziavano dall’ambiente alla gestione della scuola, dalla genetica al cibo, dalla lettura dei classici ai nuovi media.
«Firenze è stata nel corso della storia una terra forse unica nella storia per ‘densità di colpi di genio’, per ricchezza di talento – ha ricordato il sindaco Matteo Renzi nel suo saluto – la nostra sfida, ora, è quella di fare sì che la pagina più bella di Firenze sia quella da scrivere. La ricchezza di talento, ci ricorda Vasari, nasce dalla competizione. Laddove ci si mette in gioco si è in grado di migliorare tutti e di incoraggiare gli altri a fare del proprio meglio. Abbiamo bisogno di puntare in alto, il Paese vive un momento di stanchezza, di rassegnazione. E’ importante, allora, che dalle scuole arrivi un messaggio di speranza, quello che il tempo più bello sarà quello che vivremo domani».
«Con la globalizzazione – ha sottolineato l’assessore Rosa Maria Di Giorgi – i modelli formativi sono cambiati e devono rinnovarsi. Ai nostri giovani sono proposte tante sollecitazioni che spesso non sono in grado di gestire da soli. Da qui la necessità di una scuola che sia in grado di spiegare ai ragazzi tutti questi mutamenti e, nello stesso tempo, garantire agli studenti gli strumenti per potersi muovere in modo critico in questo nuovo mondo».
«Questi progetti dell’Unione Europea – ha aggiunto l’assessore – vanno in questa direzione: il mondo è cambiato e le modalità di insegnamento devono tenere conto di questo cambiamento. La sfida è quindi mettersi in gioco: il cambiamento va dunque interpretato. Senza dimenticare che proprio alla scuola è assegnato il compito di formare i nuovi cittadini europei, capaci di muoversi nella globalizzazione dominandola, senza diventarne vittime».
La professoressa Rossella Grassi illustrato il progetto dell’Iiis Da Vinci, realizzato con scuole di Spagna e Repeubblica Ceca. Gli studenti hanno condiviso le competenze tecniche meccaniche (Italia), video-fotografiche (Spagna), storico-artistiche e pittoriche (Repubblica Ceca) per approfondire la conoscenza della storia delle tre città europee dei paesi coinvolti, attraverso lo studio di un monumento rappresentativo per ciascuna città: Palazzo Vecchio per Firenze, il Ponte dell’Acquedotto Romano per Tarragona e il Museo della Boemia Orientale per Hradec Kralove.
Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti con il coinvolgimento degli studenti fin dalla scelta dei monumenti e la programmazione del percorso di approfondimento. Di ogni monumento sono state realizzate una rappresentazione grafica, una riproduzione plastica in scala, un reportage fotografico, un filmato, alcune opere pittoriche ed elaborati sulla storia architettonica e artistica. Gli studenti hanno avuto la possibilità, ognuno secondo le proprie capacità, di interpretare in modo creativo lo studio del monumento, valorizzare il proprio spirito di iniziativa, confrontare e conoscere strumenti interpretativi diversi. Per scegliere i monumenti e per coordinare le attività, gli allievi delle tre scuole partner si sono incontrati e hanno discusso nella lingua di contatto, l’inglese, anche attraverso la presentazione dei lavori con tecniche multimediali. Tutto il percorso didattico è stato documentato da immagini fotografiche e filmati. Il progetto si è concluso con un workshop nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze durante il quale sono stati esposti tutti i lavori realizzati dagli allievi (http://www.programmallp.it/est/search_p_detail.php?id_project_base=2008-1-IT2-COM06-00198).(fn)