Firenze e gli impianti pubblicitari, un workshop per discuterne con esperti e operatori

Il vicesindaco Nardella: "Vogliamo rivedere il piano generale privilegiando l'innovazione e il decoro urbano"

Firenze e il futuro degli impianti pubblicitari, la cosiddetta ‘pubblicità outdoor’: è questo il tema dell’affollato workshop che si è tenuto stamani alla Fondazione per l’Artigianato artistico nello spazio SAM di via Giano della Bella dove, insieme al vicesindaco Dario Nardella e ai tecnici dell’amministrazione comunale, sono intervenuti esperti, operatori del settore, imprenditori e consiglieri comunali. Una iniziativa organizzata dall’assessorato allo Sviluppo economico per fare il punto su tema di grande interesse ed attualità soprattutto per le città d’arte, che si trovano a cercare una non facile sintesi fra la tutela del paesaggio e le necessità del marketing, per un mercato che a Firenze vale circa 14 milioni di euro, con una superficie totale destinata agli impianti di 31.400 mq, 6.600 dei quali per le pubbliche affissioni. “L’amministrazione comunale ha deciso di rimettere mano a questa complessa materia – ha detto Nardella – e di riorganizzare il piano generale della pubblicità con un obiettivo fondamentale: potenziare attraverso la qualità l’appeal economico della pubblicità a Firenze, città che tutti sappiamo essere particolare e delicata. Vogliamo rivedere la dislocazione degli impianti, vogliamo dare grande attenzione all’arredo urbano, vogliamo dare un’impronta di forte innovazione pensando anche a forme nuove e diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati, per esempio attraverso il digitale”. Un percorso che il Comune conta di chiudere entro la metà del 2011 (con la messa a punto del progetto e l'ipotesi di affidamento ai privati) e che naturalmente coinvolgerà prima di tutto il consiglio comunale; ma che Nardella vuol condividere anche con gli stessi operatori. “Questo workshop è un pezzo importante del nostro cammino – ha detto il vicesindaco – e invito tutti ad esprimere commenti, suggerimenti, proposte anche con contributi scritti da inviare alla Direzione Sviluppo economico. Crediamo che i risultati migliori per la città possano venire solo se c’è collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti”.
E’ stato poi il direttore dello Sviluppo economico del Comune Fabio Cacioli a illustrare sommariamente le linee guida delle modifiche al regolamento della pubblicità: “Non vogliamo seguire la strada del far cassa con l’aumento dei metri quadri utilizzabili, come hanno fatto alte città – ha spiegato – perchè per noi è importante prima di tutto sancire la correlazione fra pubblicità e decoro urbano. E crediamo che ci siano buoni margini di miglioramento del rapporto fra amministrazione ed operatori; un rapporto che fino ad oggi, complice anche la babele di tipo giuridico che soffre il settore, non sempre è stato fra i migliori”. Al workshop sono anche intervenuti Emili Perona, managing director di Posterscope Italia, che ha parlato di “Mercato e nuove tendenze nel sistema italiano ed internazionale della pubblicità outdoor” e Vincenzo Vaccaro, direttore della sezione Firenze della Soprintendenza, sul tema “La sfida del rapporto tra pubblicità outdoor e tutela del patrimonio culturale”. 
 

(ag)

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