De Zordo: "Piano Strutturale e maggioranza variabile"

"Commistione sbagliata tra scelte territoriali e dinamiche partitiche nazionali. Fondamentale la regola della ‘democrazia territoriale' in cui crediamo"

“Lunedì è stato adottato il Piano Strutturale del Comune di Firenze, dopo la pessima esperienza del Piano Domenici ritirato nel 2009 per manifesta inadeguatezza. perUnaltracittà ha espresso voto contrario, per motivi che già sono stati illustrati, ma in ogni caso questo, per Firenze come per tutte le città, è un passaggio di grande importanza, perché si tratta di definire l'uso, la tutela o lo spreco di quel fondamentale bene comune che è il territorio.
Sono questioni che interessano la comunità che su quel territorio vive, le esperienze, i bisogni, le speranze che da questa provengono. Lavorare su uno strumento urbanistico, anche per valutarlo e cercare di migliorarlo, significa faticosamente cercare un dialogo con quella comunità, con le istanze che spesso pongono problemi di rilevanza generale, ma sempre declinati sulla realtà territoriale specifica.
Per questo abbiamo lavorato, e continueremo a farlo, con quanto nel territorio si muove, con le associazioni, i movimenti, i gruppi di cittadinanza attiva; per questo abbiamo fatto una seria e ponderata analisi e valutazione del Piano avanzando apprezzamenti e critiche, e per questo riteniamo sbagliate e fuori luogo le posizioni che pretendono di legare la valutazione di uno strumento urbanistico a dinamiche politiche nazionali, siano queste le speranze di allargamento del PD o le necessità di differenziazione di FLI dal PDL, così come riteniamo fuori luogo le pretese di qualcuno di accreditarsi come "unica opposizione".
Crediamo invece in una "democrazia territoriale" - la nostra storia è tutta lì - che pratica in modo diverso l' impegno politico, si mantiene coerente con gli obbiettivi dichiarati e non si fa contagiare da equilibrismi che hanno ormai allontanato i più dalle politiche del Palazzo”.

(fdr)