Stella e Alessandri (PdL): "Il debito contratto dal Comune per gli swap preoccupa le agenzie di rating, ora l'assessore Falchetti riferisca in Consiglio"
“Da notizie apparse sulla stampa di oggi, apprendiamo che le agenzie di rating Moody’s e Standard&Poor’s starebbero valutando l’ipotesi di declassare il rating del debito del Comune di Firenze. La notizia, non certo positiva per l’amministrazione comunale, sarebbe collegata alla decisione del Comune di avviare un processo di ‘autotutela’ nei confronti delle banche con cui erano stati a suo tempo contratti 6 ‘swap’. A questo punto ci pare assolutamente necessario che l’assessore al Bilancio Falchetti venga a riferire in Consiglio Comunale”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri.
“In tempi non sospetti – hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra – avevamo denunciato i danni provocati alle casse del Comune per la scelta di sottoscrivere questi rischiosissimi prodotti finanziari. Il Comune di Firenze ha infatti investito 270 milioni di euro in Swap sottoscrivendo 13 contratti in derivati, e ogni anno paga milioni di interessi passivi, senza tenere conto che la scommessa del Comune ha prodotto un mark to market di 55 milioni di euro di perdite. L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti; basta leggere l'andamento del 'mark to market', ovvero il 'costo corrente' dei derivati finanziari, nell'ultimo periodo: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro, oggi è passato a quasi 55milioni di euro”.
“La decisione da parte dell’amministrazione di ‘stoppare’ i sei prodotti ‘sospetti’ è arrivata dopo aver appreso i risultati di una consulenza ‘ad hoc’ della durata di 120 giorni per 24.957 euro affidata a un avvocato del Foro di Milano – hanno ricordato i due consiglieri –: questo è un altro dato certo, e cioè che la macchina comunale, da sola, non ce l’ha fatta a stabilire la correttezza dell’andamento del debito legato agli ‘swap’, e comunque la decisione di andare a verificare come stavano le cose è arrivato a oltre un anno e mezzo dall’elezione del sindaco Renzi. Perché non si è agito subito?”.
“Ora che le agenzie di rating hanno messo ‘sotto osservazione’ il debito di Palazzo Vecchio – hanno concluso Stella e Alessandri –, la giunta non può più nascondere la polvere sotto il tappeto: l’assessore Falchetti riferisca al più presto in Consiglio Comunale”.
(fdr)