SaS, Galli e Torselli: "La società chiude le porte al rinnovo del contratto dei lavoratori interinali"
“Ci chiediamo, dopo che questa mattina Direttore Generale e Presidente di SaS pare abbiano definitivamente cassato ogni speranza di ottenere un nuovo contratto di lavoro per i 12 dipendenti interinali di SaS, quale posizione assumerà domani il Sindaco Renzi all’incontro con i lavoratori precari dell’azienda, che ricordiamo essere di proprietà al 100% del Comune di Firenze”. Questo è quanto fanno sapere il capogruppo del PDL Giovanni Galli e il consigliere Francesco Torselli.
“Proprio ieri – spiegano Galli e Torselli – i lavoratori a tempo determinato di SaS erano presenti a Palazzo Vecchio per chiedere lumi sul proprio futuro al Sindaco Renzi il quale ha promesso di incontrarli domani, ribadendo come la volontà del Comune sia comunque quella di trovare una soluzione al problema ed evitare che dodici famiglie si ritrovino, a partire dal prossimo primo di gennaio, sul lastrico. Sulla necessità di rinnovare i contratti a questi 12 lavoratori esiste una convergenza di intenti tra maggioranza ed opposizione, tanto che ieri ci siamo adoperati come garanti per fissare l’incontro di domani tra Sindaco e lavoratori, anziché, cosa che avremmo potuto fare con estrema facilità, strumentalizzare per fini politici la protesta degli interinali; ma questo modus operandi non rientra nel nostro DNA, essendo noi abituati a mettere in secondo piano le contrapposizioni politiche, di fronte all’oggettiva necessità di conseguire un risultato preciso che, nella fattispecie, non può essere altro se non il proseguimento del rapporto lavorativo tra queste dodici persone e l’azienda SaS.
Non vogliamo indicare noi all’azienda quale sia la strada migliore da percorrere per arrivare alla risoluzione del problema: si parla del ritorno al sistema del consorzio operante in convenzione con l’azienda, e questa può essere una delle opzioni, nonostante, qualora fosse così, si dovrebbe rilevare una certa ‘schizofrenia’ dal punto di vista della gestione aziendale: i carristi infatti già operavano con la formula del consorzio, poi fu SaS a decidere di rendere interno il servizio e adesso, dopo aver creato una situazione così delicata, la stessa azienda potrebbe proporre di tornare nuovamente a questo tipo di rapporto di lavoro. Ma per affidare a chi il servizio? A quale consorzio? A quale cooperativa?”.
“La priorità adesso è comunque una e una sola: arrivare a un lieto epilogo della situazione dei 12 precari – aggiungono ancora i due consiglieri del PdL – senza sindacare sui metodi. Ci dobbiamo comunque dire perplessi e preoccupati da un fatto, ovvero che ciò che promette il Sindaco Renzi è, ad oggi, diametralmente opposto da quanto sostengono i vertici aziendali: se Palazzo Vecchio vuole infatti stabilizzare i lavoratori interinali, SaS dice esattamente il contrario, ovvero che il 31 dicembre si concluderà il rapporto di lavoro tra loro e l’azienda”.
“Nel ribadire tutta la nostra vicinanza ai 12 lavoratori e alle rispettive famiglie – concludono Galli e Torselli – dobbiamo giocoforza sollevare una sottile nota polemica: il Direttore Generale di SaS non è stato nominato da chissà chi, ma dallo stesso Sindaco Renzi, il quale ha rinnovato questo incarico poco più di un mese fa. Se davvero si fosse voluta dare all’azienda una linea differente da quella attuale, forse, prima di rinnovare l’incarico al Dott. Bartolini, il Sindaco avrebbe potuto valutare meglio i piani di strategia aziendale”.
(fdr)