Piano strutturale, Cruccolini (SeL): "Un'occasione per ampliare la maggioranza a sinistra"
Ecco l'intervento del capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà Eros Cruccolini:
"“Cosa è Firenze? Posso rispondere, parafrasando una definizione di Leon Battista Alberti: una casa grande, funzionale e bella, casa costruita nei secoli, con l’apporto di tutte le generazioni…” Questa frase dal discorso introduttivo di Giorgio La Pira al famoso convegno che si svolse nel Salone de’ 500, dal 2 al 5 ottobre 1955, dal titolo “Le città non possono morire” a cui furono invitati tutti i Sindaci delle Capitali del mondo, è la citazione che Eros Cruccolini ha ritenuto più pertinente al senso delle proposte che, come capogruppo di SEL, ha formulato nel corso dei lavori della Commissione Urbanistica di cui è membro, per arricchire alcuni punti del Piano Strutturale. Proposte accolte perché vanno nella direzione di una città più moderna, soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale, della qualità del “vivere” e della ricerca di spazi per i giovani, in competizione con le città Europee più avanzate su questi temi. Infatti: l’allungamento del tracciato della tramvia nel tratto di via Cerretani, efficienza energetica e uso razionale dell’energia, incremento del verde pubblico. Questi nello specifico i temi degli emendamenti accolti. E inoltre, Cruccolini ha sottolineato che l’occasione data dalla discussione del Piano strutturale, che prevede lo sviluppo della città per i prossimi anni e quindi una discussione di come dovrebbe essere la città nel futuro, non poteva essere migliore per trovare un ampliamento della maggioranza a sinistra. Un’altra ottima occasione potrà nascere dall’incontro con i sindaci dei Comuni contermini per portare avanti un nuovo messaggio di una Firenze altruista, che dialoga, e non impone. Integrando i diversi Piani Strutturali, smorzando i conflitti tra i Comuni della Piana e Firenze stessa, nell’ottica di uno sviluppo dell’area metropolitana, ricercando funzioni e progetti infrastrutturali nell’interesse della collettività".
(lb)