Piano strutturale, Cellai (PdL): "Un piano che non è previsto da sé stesso"

Questo l’intervento del consigliere del PdL Jacopo Cellai

“Sembra un’assurdità, eppure è così. Il piano strutturale che ci apprestiamo ad approvare è incentrato sul tema delle infrastrutture e della riorganizzazione della mobilità. Alla base di quest’ultima c’è il passante urbano che va a sostituire l’ipotesi di ‘tubone’ con l’obiettivo di realizzare un collegamento in prevalenza sotterraneo. Sulla necessità di realizzare una circonvallazione niente da obiettare, anzi. Meglio sarebbe se questa fosse realizzata a seguito della ormai nota ‘bretella’ Barberino-Incisa. Ma è evidente comunque che la circonvallazione sia necessaria, quindi ben venga. C’è solo un piccolo problema: il passante urbano descritto nel piano, e suo perno, non è neppure una previsione del piano stesso. È solo e soltanto uno studio di fattibilità la cui realizzabilità è tutta da verificare. E allora dove sta la credibilità di tutti gli interventi programmati di collegamento e completamento, i cosiddetti interventi dell’anello viario? Il nuovo svincolo di Peretola, il prolungamento del viadotto di Varlungo, il sottoattraversamento del Sodo.
I parcheggi scambiatori: elenco interminabile, siamo ancora in attesa delle strutture di Brunelleschi e Carmine che la giunta Renzi porta avanti dalla campagna elettorale, ma in compenso abbiamo alcune preoccupanti certezze. La conferma dei tracciati delle linee 2 e 3 della tramvia, con lo sventramento della città, nonostante si potrebbe raggiungere Careggi con una diramazione della linea 2 che sappiamo, dal piano stesso, che andrà in sotterranea dall’area alta velocità alla stazione.
Altra certezza, la volontà della giunta Renzi di allargare i confini della Ztl fino ai viali, dopo il rafforzamento del trasporto pubblico, come pure quella di introdurre forme di pagamento per i viali collinari del Poggi. Senza la capacità di dire cosa si vuol fare dei contenitori dismessi della città, senza la capacità di programmare interventi nel centro storico che fermino il proliferare di attività commerciali dedite alla mera vendita di alcolici e superalcolici. Senza idee sull’utilizzo del parco delle Cascine e sulla fruibilità di spazi in favore dei giovani lontani dalla residenza, che deve essere tutelata.
È un piano che conferma, in merito al turismo, quella vessazione sui bus turistici che ostacola la fruizione della città stessa. È un piano, in definitiva, che non ha il coraggio e le idee sulle cose che si possono sicuramente fare, mentre si addentra in scelte che ad oggi neppure sappiamo se saranno realizzabili”.

(fdr)