Piano strutturale, Dormentoni (Pd): "Si va verso una città più aperta, più moderna, più sostenibile e accogliente verso le persone e le idee"

"Con i nostri emendamenti maggiori garanzie per l'edilizia sociale, sviluppo della dimensione metropolitana e valorizzazione dei contributi dei Quartieri"

Un Piano chiaro, trasparente e partecipato; un Piano ancora migliorabile tramite il processo di approvazione prima e di elaborazione del Regolamento Urbanistico poi. Ma anche un Piano aperto al contributo di tutti, cittadini e associazioni e che ha valorizzato il contributo dei Quartieri (tramite gli emendamenti della Commissione Urbanistica e del PD, con particolare attenzione alla regolamentazione omogenea degli importanti interventi previsti nei quartieri 4 e 5, attenzione particolare su alcune infrastrtture viarie, realizzazione di piazze e riqualificazioni di centralità esistenti o da realizzare, nuovi parchi pubblici). E' stato valorizzato ulteriormente l'housing sociale e sviluppata la dimensione dell'area metropolitana.  Bene i "volumi meno" per il recupero di contenitori dismessi, bene la conferma del 20% da dedicare all'affitto calmierato. Con l'emendamento del PD e con il lavoro che si farà nel proseguimento del processo di pianificazione, si dà più forza all'edilizia sociale, perché possano risiedere a Firenze anche le famiglie giovani e meno abbienti. Sostegno all'impostazione del Piano per il futuro della mobilità pubblica e privata, abbiamo aggiunto alcune attenzioni ambientali per la realizzazione di alcuni tratti dell'anello viario.

Sono queste le linee guida dell'intervento fatto oggi dal consigliere del Pd Mirko Dormentoni e che segue in allegato

"Non ripeto i meritatissimi ringraziamenti alla Presidente Meucci, ringrazio il Sindaco, gli uffici e tutti noi per essere riusciti ad arrivare in tempi relativamentte brevi a questo momento, l'adozione del Piano che dà gli indirizzi e le prime regole allo sviluppo della città per i prossimi 15-20 anni.
L'impostazione e il metodo sono da sottolineare perché caratterizzano molto positivamente questo Piano: leggibilità, chiarezza, trasparenza, apertura, partecipazione. Hanno partecipato, con nuove modalità e anche grazie alla leggibilità e chiarezza sopra richiamate, tutti i soggetti interessati, singoli cittadini, comitati, associazioni. Ha partecipato la politica, comn i gruppi consiliari dei quartieiri e comunali, con in Consigli di QUartiere e la Commissione Urbanistica che ha fatto un lungo, intenso e approfondito lavoro negli ultimi 3 mesi.
Questo Piano naturalmente non è perfetto, è stato migliorato ed è ancora migliorabile. E' proprio nell'ottica del miglioramento, nel solco dei principi fondamentali impostati dall'amministrazione, che la COmmissione e il gruppo PD hanno lavorato, ma, sinceramente e questo è giusto e utile riconoscerlo, anche gli altri gruppi, compresi quelli dell'opposizione.
Adesso non finisce ma comincia un processo, che nei prossimi mesi vedranno le osservazioni dei cittadini e delle associazioni, la loro valutazione e controdeduzioni dell'amministrazione, l'approvazione del Piano, e poi soprattutto la elaborazione del Regolamento Urbanistico. E' un processo ancora lungo, che cercheremo di non far diventare lungaggine, ma che può portare ad utili miglioramenti, approfondimenti, specifiche, integrazioni.
I principi li abbiamo condivisi dall'inizio: consumo di suolo ridotti ai minimi termini, volumi zero, anzi volumi meno (dato che il recupero dei contenitori di attività produttive si fa solo per la superficie coperta e non per il volume). E un passo avanti sulla perequazione con il trasferimento delle superfici di capannoni dentro i condomini tramite il credito edilizio, con un meccanismo nuovo da dettagliare nel Regolmaneto Urbanistico.
Abbiamo fatta propria, anche sulla base della innovativa normativa della Regione Toscana, la visione di un Piano che va nettamente oltre la vecchia urbanistica: dal piano regolatore al piano delle regole, la consapevolezza del limite come cuore della sostenibilità e la visione integrata, la multidisciplinarietà e la valutazione come metodi logici della sostenibilità (dunque consapevolezza dei limiti non come rispetto dei vincoli, non come solo e semplice divieto, ma come rispetto dei valori). E poi la definizione di dotazioni territoriali che vadano oltre, in quantità e qualità, gli standard di legge, nell'affiancamento ai consueti strumenti di incentivazione/disincentivazione tipici dell'urbanistica. A partire dall'edilizia sociale, che sta tra gli standard, tra le attrezzature collettive da realizzare, al pari del verde, dei parcheggi pubblici, delle attrezzature socio-sanitarie, asili nido e università.
Altro pincipio che abbiamo condiviso: progettare anche e sopratutto il vuoto, prima che il pieno. Quindi massima valorizzazione del ver4de pubblico esistente, creazione di collegamenti, di canali ciclopedonali, realizzazione di nuove e riqualificazione e valorizzazione di piazze e di spazi di aggregazione sociale e culturale. Anche progettare il piano che verrà però è importante e farlo complessivamente in un contesto di interventi privati e contestualmente pubblici. Su questo tema abbiamo elaborato in commissione un apposito emendamento che impegna il Regolamento ad elaborare una disciplina che tenga tutti gli interventi insieme laddove sono previste le aree più rilevanti per il dimensionamento dell'edilizia residenziale (UOTOE 6 e 9, in particolare asse di viale Nenni e asse di via Pistoiese).
Dell'edilizia sociale (HOUSING SOCIALE) ho già detto l'importanza, il PD ha aggiunto un emendamento che stabilisce che tutti i contenitori che saranno acquisiti dal Comune tramite il federalismo demaniale, dovrà essere previsto oltre il 50% di housing sociale, così come per gli immobili comunali che saranno trasformati dovrà essere prevista una quota di edilizia sociale.
Altro tema fondamentale: una città viva, a partire dal suo centro storico. Per questo si punta sul riutilizzo di tutti i contenitori dismessi, prevedendo di portare più abitare in centro, ma anche senza abbandondare le attività commerciali (su questo il divieto di trasformare in abitazioni i fondi commerciali del centro sotorico e l'emendamento del PD per rivedere i limiti per la media distribuzione come nel centro) e il recupero in prospettiva dei viali di circonvallazione per il trasporto pubblico e la mobilità ciclabile e pedonale. Lo sviluppo di una nuova mobilità efficace e sostenibile, tramite il sistema diffuso delle tramvie, del tram-treno, della ferrovia metropolitana, ma anche di un anello viario che alleggerisca la funzione di circonvallazione che attualmente svolgono i viali intorno al centro. su quest'ultimo abbiamo posto una serie di attenzioni e valutazioni ambientali ulteriori in alcuni emendamenti del PD.
Il risparmio energetico è ben presente, a partire dalla sua applicazione all'edilizia residenziale popolare, può essere ancora approfondito e sviluppato. Per ultimo metto il tema forse più importante, quello della città metropolitana, o meglio della dimensione di area metropolitana che deve necessariamente essere sviluppata per tutta una serie di politiche pubbliche territoriali, dalla casa alla mobiloità, dalle attività produttive alle grandi attrezzature pubbliche o per servizi pubblici, mettendo in atto un processo condiviso necessario per fornire un'adeguata risposta a tutta la popolazione interessata ed in particolare alle fasce più deboli e svantaggiate. Un apposito capitolo è giustamente dedicato a questo tema fondamentale dalla relazione del Piano e proprio per questo abbiamo accolto con favore e condividiamo l'emendamento proposto dal consigliere Spini che introduce l'indirizzo di sviluppare tavoli di confronto che dovranno condurre alla sottoscrizione di eventuali intese tra Firenze e i Comuni interessati, la Provijncia e la Regione proprio sulle politiche che ho appena citato. Infine, a chi dice che blocchiamo la città, in parte ha risposto il Sindaco dicendo che il nostro obiettivo è tornare a 400.000 abitanti per residenti. Aggiungo che con questo piano, pur puntando tutto sul recupero, si prevede la realizzazione di 9.780 alloggi, senza contare quelli previsti dai piani attuativi già approvati. Sono convinto che il Piano che ci apprestiamo ad adottare sia un buon Piano, anche grazie agli emendamenti migliorativi elaborati dalla Commissione Urbanistica, dal gruppo PD, dagli altri gruppi di maggioranza e anche in alcuni casi dalle minoranze di sinistra e di centrodestra" (lb)

STIAMO SOGNANDO E PIANIFICANDO UNA CITTA' PIU' APERTA, PIU' SOSTENIBILE, PIU' MODERNA, PIU' ACCOGLIENTE VERSO LE PERSONE E VERSO LE IDEE.