Piano Strutturale, Galli (PdL): "Troppe lacune, voteremo contro e lavoreremo nei prossimi mesi per correggere almeno alcuni errori"
Questo l’intervento del capogruppo del PdL Giovanni Galli
“Oggi il voto a questo piano strutturale non può trovarci favorevoli. Tuttavia, con senso di responsabilità nei confronti della città, ci impegneremo nei prossimi mesi come PdL a intervenire nell’iter di definizione del piano per apportare i miglioramenti a nostro parere necessari.
Entrando nel merito dell’atto portato oggi in consiglio dal sindaco-assessore Renzi, dobbiamo innanzitutto sfatare l’ormai famoso slogan dei volumi zero. Nella realtà le cose stanno diversamente: attraverso il concetto di perequazione inserito nel piano, infatti, i volumi da costruire – fuori dai contenitori dismessi – ci saranno, eccome. Si stabilisce infatti che un intervento previsto in un’area, attraverso l’accordo tra privato e Comune (che lo richieda), possa essere spostato altrove. Il che pone un altro, grave problema: quello del rispetto del valore della proprietà, che certo non è lo stesso in centro storico o alle Piagge, per fare un esempio. Non solo: nel piano è scritto chiaramente che, laddove il privato non accettasse l’area indicatagli dall’amministrazione, non gli sarà possibile che ristrutturare l’esistente senza poter cambiare la destinazione d’uso in residenza.
Se davvero si vuole usare questo strumento, occorre – come avviene a Bologna – classificare le aree, stabilire per ogni area un ‘indice perequativo’ e incentivare i privati attraverso un meccanismo di premialità. Tutto questo nel piano Renzi, invece, non c’è.
Passiamo poi ai veri punti dolenti del piano, che riguardano le infrastrutture. Al capitolo viabilità, l’unica infrastruttura davvero indispensabile – il cosiddetto passante urbano – nel piano compare solo come studio di fattibilità e non entra nella previsione del piano stesso. Un buco nell’acqua clamoroso. Ma non basta: non c’è, in realtà, in questo piano, un disegno della mobilità pubblica e privata, che preveda un sistema di parcheggi e infrastrutture in grado di liberare Firenze dalla morsa del traffico. Risposte vaghe troviamo purtroppo anche riguardo alle infrastrutture di collegamento di Firenze al resto dell’Italia e del mondo: Alta Velocità e aeroporto. Qual è l’idea di sviluppo della città di questa giunta? Non lo abbiamo capito.
E si resta sul vago anche all’altro capitolo cruciale del recupero dei contenitori e delle aree dismesse.
Per chiudere questa breve carrellata che motiva la nostra contrarietà a questo piano strutturale, sottolineiamo l’altra decisiva criticità: la copertura finanziaria degli interventi previsti”.
(fdr)