Piano strutturale, Agostini (Pd): "Bene per la salvaguardia dei diritti di cittadinanza, integrazione culturale, sociale ed economica"
"La commissione VII- (pace, diritti umani, solidarietà e diritti internazionali)ha posto in evidenza una maggiore attenzione alla valutazione della complessa e delicata realtà della popolazione straniera residente in Firenze". Lo ha detto la presidente Susanna Agostini intervenendo oggi in consiglio comunale nel dibattito sul Piano strutturale. "Considerando che attualmente essa costituisce, con le sue quasi 50.000 unità, il 13% del totale della cittadinanza, riteniamo che tale quota detenga un ruolo strategico nello sviluppo sociale e non solo della città. Riteniamo - ha spiegato Agostini- che il processo di espansione/riqualificazione cittadina debba avere come obiettivi primari ma non scontati l’abbattimento e la prevenzione di barriere architettoniche segregative e la produzione di luoghi per la creazione di una collettività omogenea e coesa, fonte di arricchimento sociale, culturale e economico per tutta la città. Gli spazi urbani hanno l’esigenza d’esser ristrutturati sotto la spinta alla creazione di opportunità di vita e a nuove forme di aggregazione tra le persone. In questa prospettiva, per una città metropolitana, le zone perimetrali divengono snodo nevralgico per l’apertura cittadina e per lo sviluppo pacifico e solidale della sua collettività. Obiettivo del nuovo Piano potrà diventare anche uno strumento capace di fornire nuove risposte istituzionali che permettano la velocizzazione dei processi di riconoscimento identitario attraverso la realizzazione di luoghi e processi di integrazione socio-economica. Reputiamo l’inserimento della questione dei flussi migratori all’interno degli intenti del piano un’iniziativa importante per riconsegnare a Firenze il suo carattere storico di centro sensibile al multiculturalismo e adesso città sempre più metropolitana". Agostini ha poi ricordato il ritmo con cui la popolazione immigrata è cresciuta in Toscana dal 1998 al 2008 che è stato molto più sostenuto rispetto all'andamento nazionale. Alla fine del 1998 erano presenti nella regione 71mila immigrati regolarmente registrati, nel 2008 la popolazione nata all'estero ha superato le 309mila unità. Le province toscane che contano la maggior percentuale sul totale della popolazione residente sono Firenze (9,6 % della popolazione) e Prato Anche dal punto di vista dell'occupazione gli immigrati costituiscono ormai un'alta percentuale dei lavoratori toscani, ogni 100 lavoratori assicurati all'Inail 16 sono stranieri. (lb)