Sciopero Opera Laboratori Fiorentini, Grassi (Spini per Firenze): "Illegittimo non è lo sciopero ma semmai le norme del bando ministeriale"
"Stamani sono stato al presidio organizzato dai lavoratori del Polo Museale fiorentino in occasione dello sciopero che si è svolto in questi giorni a Firenze". Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi . "Il consiglio comunale ha preso posizione molte volte sul tema con atti, ed è per questo che stamani leggere che il sindaco Renzi è d’accordo con i rappresentanti del Ministero che additano lo sciopero come illegittimo ci lascia profondamente amareggiati e perplessi. La forma dello sciopero dei dipendenti, che sicuramente crea disagi per i turisti, è da sostenere e condividere, visto quanto poco altro può essere fatto davanti ad un Governo e ad un’amministrazione locale, che quest’ultima a sorpresa, non solo negano il diritto alle garanzie occupazionale ma additano lo sciopero come ‘illegittimo’. Lo sciopero di questi giorni, come da noi sempre auspicato, sarebbe potuto essere evitato ma sicuramente non con il silenzio di quei lavoratori che stanno perdendo il proprio lavoro e si stanno vedendo non riconosciute le più basilari garanzie occupazionali, ma bensì dal Ministero che in tempi adeguati poteva predisporre il bando in maniera tale che chiunque avesse vinto la nuova gara dovesse assumere quelle persone che da molti anni, ogni giorno fanno il proprio lavoro con dedizione e professionalità. E’ davvero oggettivamente incomprensibile comprendere come mai una norma così semplice viene negata. Additare - spiega Grassi- come ‘illegittimo’ lo sciopero di 350 persone, di cui 250 dipendenti tempo indeterminato e 100 a tempo determinato, è davvero incredibile: se c’è qualcosa di gravemente ‘illegittimo’ e di dannoso questo è il bando di gara che il Ministero sta facendo. Attendiamo una risposta chiara e definitiva dal Ministero, che non può assolutamente permettersi di rinviare ulteriormente. – conclude Grassi – E ribadiamo il nostro sostegno incondizionato ai lavoratori che non possono vedere dopo anni e anni cancellato il proprio lavoro improvvisamente.”
(lb)