Sicurezza stradale, giovedì nasce l'Associazione intitolata a Lorenzo Guarnieri
Nascerà giovedì sera, con una festa al Saschall che prenderà in via alle 21, l’Associazione “Lorenzo Guarnieri Onlus”. Obiettivo dell’associazione dedicata a Lorenzo, tragicamente ucciso 6 mesi fa, salvare delle vite umane, favorendo un’attività di prevenzione attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni e dell’opinione pubblica sul dramma della violenza stradale e fornendo anche assistenza alle famiglie colpite da incidenti gravi. Lorenzo il 2 giugno è stato ucciso nel viale degli Olmi alle Cascine da un uomo di 45 anni, ubriaco e drogato, che ha invaso la corsia di marcia di Lorenzo e lo ha investito in pieno.
Questa mattina l’associazione è stata presentata in Palazzo Vecchio dai genitori di Lorenzo, Stefano e Stefania, e dall’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei.
“Da un dolore immenso che soltanto chi ha vissuto può capire – esordisce l’assessore Mattei – i genitori di Lorenzo hanno trovato la forza di fare qualcosa di propositivoper la collettività. A Firenze ci sono diverse associazioni che si occupano di incidenti, ma vista la rilevanza del tema ogni nuovo contributo è benvenuto. Come Amministrazione siamo a disposizione a fare la nostra parte per affrontare e combattere la tragedia degli incidenti stradali”.
“Ci siamo accorti sulla nostra pelle che il problema della violenza stradale è sottovalutato dalle istituzioni – dichiarano i genitori di Lorenzo – . Per un mese non abbiamo sentito nessuno vicino a noi.Abbiamo rivolto 15 domande specifiche alle istituzioni (Comune, Questura, Regione, Provincia) e, tranne il Comune, nessuno ha risposto alle nostre domande. La giustizia è lentissima e dopo sei mesi la Procura di Firenze non ha ancora rinviato a giudizio l’assassino di Lorenzo, dopo aver chiuso l’inchiesta il 6 di settembre. Vogliamo aiutare la nostra comunità a ‘prendere sul serio’ il problema della violenza sulle strade. Ogni giorno in Italia muoiono 14 persone sulle strade, mentre in Inghilterra ne muoiono la metà: 7. Quella sulle strade è la prima causa di morte per i ragazzi dai 13 ai 21 anni. Dobbiamo far capire a chi governa che la maggior parte degli incidenti stradali può essere evitata: questa deve diventare una priorità delle nostre amministrazioni”.
Grazie all'impegno dei genitori di Lorenzo (Stefano, membro del CdA della Lilly Italia - Presidente della sezione territoriale Fiorentina Nord di Confindustria Firenze; Stefania, dirigente di ricerca presso l'IRPET) , alla capacità dei tanti amici e al supporto delle istituzioni che vorranno collaborare, l'Associazione Lorenzo Guarnieri vuole spingere le amministrazioni ad affrontare il problema della sicurezza stradale in maniera integrata (educazione, regole, applicazione delle regole, pene, strutture, competenze) tentando di introdurre l’approccio inglese (“delivery unit”). “Come accade nei paesi anglosassoni – precisa Stefano Guarnieri – le amministrazioni devono essere valutate su risultati misurabili, non sulle procedure. Devono quindi porsi un obiettivo di vite da salvare. Il Comune ci ha ascoltato dedicandoci del tempo e si è preso un impegno: quello di presentare un Piano strategico integrato per la sicurezza sulle strade a Firenze entro giugno 2011 da predisporre insieme all’Associazione Lorenzo Guarnieri”. Un impegno confermato dall’assessore Mattei che rilancia: “A breve presenteremo una campagna choc per rendere più consapevole la cittadinanza sugli esiti drammatici degli incidenti stradali. E da gennaio inizierò un tour nelle scuole medie cittadine per incontrare i ragazzi della terza classe, quelli cioè che a breve guideranno il motorino, per sensibilizzarli sulle tematiche della sicurezza stradale. Il primo appuntamento sarà il 15 alla scuola Paolo Uccello”.
Tornando all’appuntamento di giovedì, i genitori di Lorenzo sottolineano comel'organizzazione della festa sia stata possibile “grazie all'aiuto di tanti amici e, in particolare, alla sponsorizzazione della Lilly Diabete. ‘Non guidare quando non sei in condizioni. Sei come un’arma e puoi uccidere’: questo è il messaggio”. (mf)