Publiacqua, Stella e Alessandri (PdL): "Inaccettabile l'aumento delle bollette"

"La società realizza utili. Se si volesse davvero venire incontro ai cittadini, si utilizzerebbero per abbattere il caro-bolletta. Sinistra schizofrenica"

“Apprendiamo che l’assemblea dei 49 Comuni dell’Ato fiorentino approverà questo mese il piano di investimenti per 740 milioni di euro. Come sempre, questi soldi saranno inclusi nelle bollette dei cittadini, che provvederanno a pagare nell’arco di dieci anni. In totale, un aumento del 5% tutto sulle spalle dei fiorentini: è inaccettabile”. E' quanto dichiarano i consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri dopo aver appreso dell’aumento del 5% delle bollette della società partecipata dal Comune.
“Questa scelta risulta inaccettabile perché nei bilanci degli ultimi tre anni Publiacqua ha prodotto utili e le tariffe non si sono abbassate, quindi ci domandiamo: quali sono i benefici di questi utili per i fiorentini? – aggiungono i consiglieri –. Nel marzo del 2010 il Presidente di Erasmo D’Angelis presentando la nuova bolletta dichiarava che ‘con la bolletta dovremmo coprire tutti i costi del servizio idrico, dalla potabilizzazione alla depurazione. Qui cominciamo i problemi. L'acqua, infatti ha costi elevatissimi e la tariffa non potrà mai coprire tutti gli investimenti previsti’. Ci domandiamo allora come mai la società produca utili”.
“Gli ingenti investimenti di Publiacqua – sottolineano i due esponenti del centrodestra – sono inclusi nella tariffa, bene, allora, se si vuole davvero venire incontro ai cittadini, gli utili realizzati devono andare ad abbattere il caro-bolletta. Inoltre la società ha beneficiato di 25 milioni a fondo perduto di contributi dal Ministero dell’Ambiente per la costruzione del depuratore di San Colombano, che ancora non è in grado di funzionare perché manca il collettore fognario di tutta la riva sinistra: il risultato è che oltre 150.000 abitanti scaricano in Arno. Ci colpisce la schizofrenia del centrosinistra fiorentino, che a livello nazionale cavalca il movimento contro la privatizzazione dell’acqua, e poi in una società come Publiacqua con partecipazione pubblica fa milioni di utili sulle spalle dei cittadini”.
“I 12 milioni di utili iscritti nel bilancio 2009 da Publiacqua – concludono Stella e Alessandri – sono la riprova che anche laddove l’acqua è gestita attraverso la partecipazione di enti pubblici, la logica resta quella di realizzare lauti guadagni. E ai cittadini, ancora una volta, tocca pagare”.

(fdr)