"Governare l'Italia non è impossibile, è inutile"
«Governare l’Italia non è impossibile, è inutile»: così sentenziava a inizio secolo Giovanni Giolitti. Ed è proprio questa frase, corredata dal sottotitolo "Politica e culto della personalità da Giolitti ai giorni nostri" che titola l'incontro che si terrà domani giovedì 2 dicembre alle 18 al Palazzo Giovane in Vicolo Santa Maria Maggiore, protagonisti il professor Aldo Schiavone e il giornalista Luca Telese, con Francesco Catastini e Juri Meda e con la partecipazione dell'assessore all'Università Cristina Giachi. Si tratta del secondo appuntamento dell'iniziativa "L’Italia s’è desta?", incontri pubblici fra storici e giornalisti seguiti da un dibattito, promosso dall’Associazione culturale Presente Remoto in collaborazione con l’assessorato all’Università, nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Toscana, dedicata quest’anno al tema dell’Unità nazionale e del ruolo della Toscana nella costruzione dell’identità italiana e dello stato unitario.
"Con l’aiuto di uno storico e di un giornalista - spiegano gli organizzatori - cercheremo di evidenziare quelle che, a distanza di 150 anni dal processo di unificazione nazionale, sembrano ancora essere grandi questioni irrisolte, che arrivano dal nostro passato, condizionano il nostro presente e che, di questo passo, ritroveremo anche nel nostro futuro". "Giolittismo, mussolinismo, craxismo… la storia d’Italia è costellata di personalismi più o meno duraturi, frutto di un processo di personalizzazione della politica che da un lato sembra essere sempre stato piuttosto redditizio in termini di coagulazione del consenso e dall’altro sembra dirla lunga sulla naturale predisposizione del nostro paese a prediligere gli uomini forti e ad essere guidato piuttosto che governato" sottolineano ancora gli organizzatori. "Ampiamente amati da una parte della popolazione e allo stesso tempo immensamente odiati dall’altra, questi leader politici sembrano costituire uno dei motivi conduttori della nostra storia nazionale e forse la via più breve (certo non la più efficace, vista la sistematicità del fenomeno) per far fronte alla nostra pretesa ingovernabilità. Ma è davvero così?"
L’obiettivo di questo ciclo di incontri è quello di "promuovere pubblicamente una divulgazione storica di qualità, considerando la memoria e la conoscenza storica, se poste in relazione con il tempo presente, come risorse irrinunciabili attraverso le quali stimolare nella società una predisposizione all’approfondimento critico ed una coscienza civile saldamente radicata all’interno del tessuto sociale, a salvaguardia dei valori fondamentali sui quali si regge la nostra democrazia".
(ag)