De Zordo (Puc): "In difesa di via dei Conciatori. Fermiamo insieme la vendita di un bene comune"

Laconsigliera rilancia l'appello del "Progetto Conciatori"

In occasione del Presidio indetto dai soggetti che hanno dato vita al "Progetto Conciatori", la consigliera Ornella De Zordo di perUnaltracittà rilancia l'Appello finalizzato a evitare l'alienazione dell'immobile e sottolinea l'importanza di dare seguito ai progetti che si stanno sviluppando per la sua destinazione pubblico-sociale.
Queste le proposte elaborate dal "Progetto Conciatori":
cohousing urbano sociale, scuola di italiano per stranieri, danza-terapia, laboratorio di teatro per bambini/e dai 4 ai 10 anni, percorso ludico-teatrale mamme-figli, progetto per un laboratorio/galleria di arti multimediali, l'aggrego- luogo sociale autogestiti, corso di orticoltura pensile, progetto "riciclo, riuso & mercato", recupart, progetto di teatro popolare, casa della donna, ri-fi-fi laboratori sul riciclaggio, archivio storico della memoria di Santa Croce.
Questo il testo dell'Appello:

"In difesa di via dei Conciatori, fermiamo insieme la vendita di un bene comune. Un ampio movimento composto da persone e abitanti del quartiere, movimenti, associazioni culturali, si sta battendo da alcuni mesi per impedire la vendita di un "bene comune" decisa dall'amministrazione comunale: lo stabile di via dei Conciatori, che dal 1980 ad oggi ha ospitato varie realtà sociali e politiche (Lega Obiettori di Coscienza, Collettivi di Studenti, Associazione Iraniani in Esilio, Rete Antirazzista, Comunità Senegalese, Casa dei Diritti Sociali, Rifondazione Comunista, federazione provinciale di Firenze e circolo Centro Storico, Collettivo Antipsichiatria “Violetta Van Gogh”, Democrazia Proletaria, Circolo Anarchico). Tutto questo lo ha caratterizzato come importante luogo di incontro e aggregazione. Lo ha anche salvato dal degrado che colpisce palazzi analoghi lasciati a se stessi. Le realtà ospiti hanno infatti autofinanziato le opere di manutenzione. La loro presenza ha anche evitato le classiche, e purtroppo sempre presenti, operazioni immobiliari speculative, in un quartiere che ha bisogno di servizi e di luoghi di socialità. L’opposizione alla alienazione dell’immobile è un impegno costruito grazie alla partecipazione volontaria di decine di donne e uomini che costruiscono quotidianamente percorsi, progetti, idee per la realizzazione di un'utopia collettiva e di un sogno possibile. In questi giorni stiamo raccogliendo proposte e progetti per l’utilizzo degli spazi di via dei Conciatori, per farli diventare compiutamente spazi sociali aperti al quartiere e alla città, casa del popolo e dei popoli che materialmente si pone come altra cosa rispetto alla mercificazione ossessiva dilagante, a disposizione per bisogni e sogni di tutte e tutti. Ma tutto questo contrasta radicalmente con le scelte operate dal Comune di Firenze, che ha messo in vendita, quantificando volumi e metri quadri non come ricchezza sociale ma come merce in vendita al migliore offerente. Per questo facciamo un appello per togliere l’immobile di via dei Conciatori dall’elenco dei beni alienabili dal Comune di Firenze, per la concessione dello stesso in uso alle realtà che lo animano, per non impoverire ancora di più il patrimonio comune”.

(fdr)