Scontri all'Università, Roselli e Torselli (PdL): "Irrispettosi e gravi i comportamenti del Consigliere Gallo nei confronti di rappresentanti delle istituzioni e degli studenti"
“Riteniamo di una gravità assoluta quanto dichiarato ieri in Consiglio Comunale dal Consigliere Gallo in merito a quanto accaduto in mattinata presso il Polo universitario di Novoli”. Questo quanto dichiarato dai consiglieri del PdL Emanuele Roselli e Francesco Torselli.
“Il Consigliere Gallo ha infatti dichiarato:
“Io stamattina, in qualità di vicepreside della Facoltà di Economia, sono stato alle aule del polo universitario di Novoli (…). Quando ho visto che c’erano alcuni esponenti del Popolo delle Libertà, segnatamente Jacopo Cellai e Giovanni Donzelli, passare dal garage, ho chiesto esplicitamente che non fossero fatti entrare (…)”;
“Il mio ruolo era quello in quell’occasione di ribadire la necessità da parte delle forze dell’ordine di ammettere anche studenti che potessero esprimere un punto di vista diverso e ai quali venisse permesso di intervenire. Questo non è successo, cioè è successo che abbiamo dovuto insistere, quasi scegliendo studente per studente, chipotesse entrare all’interno della sala, scortato da noi (…)””
“Questo comportamento nei confronti di rappresentanti delle istituzioni è davvero inaccettabile. Invieremo, vista la gravità di tali comportamenti, l'intervento del Professore al Magnifico Rettore e al Preside della Facoltà di Economia – hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra –. Quanto dichiarato dal Consigliere Gallo merita una seria riflessione anche perché vi sono, nelle sue parole, elementi certamente non meno gravi di quelli fin qui ricordati:
La prima: con quale autorità il prof.Gallo si può permettere di selezionare i partecipanti ad un incontro pubblico? E' il Rettore o il preside di Facoltà ad avergli conferito questo potere? E' possibile che l'accesso ad un'aula universitaria sia impedito ad uno studente e consentito ad un altro, in base al suo orientamento politico? Come fa il Consigliere Gallo, anzi il professor Gallo a conoscere il pensiero politico di tutte le persone che frequentano l'Università? Chi gli ha dato l'incarico di garantire la presenza del contradditorio tra il pubblico visto che, tra l'altro, all'incontro era presente anche il Senatore del Pd Livi Bacci?
La seconda considerazione non è certo meno irrilevante, ed è solo grazie al senso civico dei ragazzi organizzatori dell'incontro che non vi sono state conseguenze ben più gravi. Perché il professor Gallo, con tutto quello che stava accadendo fuori dal plesso, con continui cori e azioni intimidatorie e violente contro le forze dell'ordine e i simpatizzanti del centrodestra, ha pensato bene, per tutelare l'ordine pubblico, di far entrare i contestatori dell'On. Santanché nell'aula dell'incontro. Davvero un grande gesto di eroismo e di responsabilità. Peccato che però l'eroe della giornata non si sia adoperato in alcun modo per cercare di far svolgere l'incontro nell'aula fissata o per spiegare ai contestatori che il diritto di pensiero e di parola sono valori fondamentali per ogni democrazia.
Il Consigliere Gallo si è perfino scandalizzato per i fischi della platea alle domande provocatorie fatte da una rappresentante dei Collettivi all'On. Santanché: peccato che poi abbia sottoscritto un comunicato stampa in cui non veniva presa la minima distanza da quanto accaduto quella stessa mattina all'università”.
“Il prof. Gallo ha comunque un merito: con il suo intervento ha sbugiardato il comunicato del suo partito che egli stesso ha sottoscritto nel quale si accusa gli organizzatori di aver "impedito di parlare ad una libera cittadina italiana che voleva esprimere il suo pensiero davanti all'onorevole Santanché". Cosa che è stata smentita anche da tutti gli organi di stampa che hanno raccontato per filo e per segno il contenuto delle domande rivolte al sottosegretario. Il PD quindi – hanno concluso Roselli e Torselli – non solo si è dimostrato ipocrita non condannando in modo netto quanto avvenuto a Novoli, ma ha cercato addirittura di ribaltare la realtà dei fatti pur di non spendere una parola contro coloro che sono soliti usare l'arroganza e la violenza per portare avanti battaglie che niente hanno a che vedere con la convivenza civile, la libertà e la democrazia”.
(fdr)