Multe, Roselli, Alessandri, Stella e Torselli (PdL): "Renzi scarica i suoi fallimenti sul prefetto"

"Ci fosse una sanzione per ogni promessa non mantenuta dal Sindaco, Firenze sarebbe il Comune più ricco d'Italia"

“Il Sindaco cerca di scaricare i suoi fallimenti sugli altri. L’ultima sua vittima è il Prefetto di Firenze, ma i numeri e la normativa parlano chiaro e anche sulle multe il Sindaco ha preso in giro i fiorentini”. Questo quanto dichiarato dai consiglieri del PdL Emanuele Roselli, Stefano Alessandri, Marco Stella e Francesco Torselli.
“Sui quotidiani di oggi si legge che ‘per volere del Prefetto è cresciuto il numero delle postazioni’ degli autovelox. Niente di più falso: il Sindaco e il Comandante Ancillotti dovrebbero sapere che il prefetto ha ‘solo’ il compito di verificare l’esistenza dei requisiti di legge, a fronte di una richiesta da parte delle amministrazioni comunali di l’installare nuovi autovelox – hanno aggiunto gli esponenti del centrodestra –. La decisione e la responsabilità politica di mettere l’autovelox e di tararlo in un certo modo è quindi dell’amministrazione comunale e della polizia municipale.
Sui ‘vigilini’ poi, Renzi cerca di nascondersi dietro un dito: gli ausiliari del traffico sono stati rimpiazzati dopo poche settimane con altrettanti vigili, che certo non lasciano fiori sotto i tergicristalli delle auto”.
“Capiamo la difficoltà del Sindaco e il suo tentativo di giustificarsi davanti agli occhi degli elettori – hanno proseguito i consiglieri del PdL –, ma i numeri parlano in modo chiaro e oggettivo, cosa che lui non è abituato a fare. E pensare che Renzi era quello che aveva criticato fortemente l’amministrazione precedente perché faceva i bilanci con le multe dei cittadini; era colui che aveva dichiarato, solo pochi mesi fa, che il Comune non doveva essere un ‘multificio’. Oggi Renzi è diventato l’uomo del record, superando i 52 milioni di euro”.
“Peccato che non esista una sanzione per le promesse non mantenute dal Sindaco, altrimenti Firenze sarebbe sicuramente il Comune più ricco d’Italia” hanno concluso Roselli, Alessandri, Stella e Torselli.

(fdr)