Violenza sulle donne, Giuliani (Pd): "Uno scandalo per i diritti umani"

La presidente della commissione pari opportunità presenta l'odg per chiedere "un intervento immediato a livello internazionale"

"La violenza contro le donne è un problema che ormai ha assunto i contorni di un’emergenza che non fa distinzioni di nazionalità, età, cultura o ceto. In ogni parte del mondo vengono denunciate storie di violenza e sopraffazione verso donne oltraggiate nella loro persona, donne prigioniere di matrimoni non voluti, di famiglie violente, di sfruttatori". Sono le parole con cui la presidente della commissione pari opportunità Maria Federica Giuliani (Pd) ha presentato questo pomeriggio l'ordine del giorno approvato oggi (il PdL non ha partecipato al voto) in cui si chiede un immediato intervento  alivello internazionale ed azioni concrete per impegnare i governi al rispetto della dignità umana."Donne - ha aggiunto Giuliani- che hanno perso il diritto alla vita e spesso la vita stessa, come ci ha testimoniato Marisela Ortis Rivera che con la sua associazione “Nuestras Hijas de Regreso a Casa”, denuncia da anni il “femminicidio” di tante donne che sono barbaramente uccise in Messico nell’omertà più assoluta nella cittadina di Ciudad Juárez, quasi 600 casi denunciati e non si sa quanti altri ancora. Proprio i numeri sono l’elemento che più colpiscono e che fanno comprendere la drammaticità del fenomeno della violenza contro le donne. Secondo il rapporto Onu - ha ricordato la presidente- , infatti, nel mondo 1 donna su 3 nella sua vita ha subito violenza o maltrattamenti. In Europa è la prima causa di morte per le donne fra il 14 e i 50 anni. L’Italia conferma questo triste trend nei dati:
3 donne su 10 subiscono violenza, ogni 3 giorni muore una donna uccisa per mano del proprio partner attuale o passato, 524 solo nel periodo 2005-2009 e la cronaca ci ha consegnato ieri l’ennesima tragedia di sopraffazione e possesso per cui una giovane ragazza di soli 24 anni è stata massacrata dal compagno poco più grande di lei, già denunciato e arrestato per un precedente tentativo, che non aveva accettato la fine della relazione, accompagnato a quell’appuntamento di morte addirittura da due cugini. Bisogna purtroppo sottolineare che la violenza domestica è una delle principali cause di morte per le donne in tutto il mondo. Le donne sopportano il peso maggiore della povertà, della violenza e delle violazioni dei diritti umani. A causa della discriminazione cui vanno incontro in ogni parte del mondo, vengono colpite più degli uomini. Oltre il 70 per cento delle persone che vivono in povertà sono donne. Percepiscono solo il 10 per cento del reddito globale ma rappresentano due terzi della forza lavoro del mondo. Producono fino all'80 per cento del cibo ma posseggono solo l'un per cento della terra. Costituiscono i tre quarti della popolazione mondiale analfabeta. La correlazione fra povertà e violenza è strettissima, è necessario spezzare questo circolo vizioso in cui moltissime donne nel mondo sono costrette a vivere. Le donne e le ragazze che vivono in povertà spesso vedono violati i loro diritti umani, costrette a sposarsi in età precoce, discriminate a causa di etnia, religione, stato civile o disabilità, senza autonomia economica. Le loro vite sono segnate dalla violenza sessuale, dallo scarso accesso a un'istruzione adeguata e dalla mancata protezione dai rischi collegati alla gravidanza e al parto. L'Organizzazione Mondiale per i diritti umani ha lanciato ben tre appelli per chiedere la fine dell'impunità per la violenza sulle donne e di quelle violenze in particolare il cui perpetrarsi degli abusi è alimentato dall'indigenza, dall’ignoranza e dall'insicurezza. Ora più che mai, il silenzio rende complici. La vera forza - ha aggiunto  e concluso Maria Federica Giuliani- è nel rispetto, insieme uomini con le donne dicono basta contro la violenza sulle donne e contro le donne. Che la donna, la ragazza, la bambina venga rispettata in quanto essere umano e basta, per arrivare con coraggio a una sorta di barriera che plachi questa crescente onda di violenza e di dolore". (lb)

Si allega l'ordine del giorno 

GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA
VIOLENZA CONTRO LE DONNE


Vista la Risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su questa triste realtà;

Ai sensi dell’articolo n.8 dello Statuto per cui il Comune di Firenze favorisce la libertà, la pace, l’incontro fra i popoli, si impegna per il rispetto, la dignità e l’accoglienza di ogni essere umano;

Ricordando il quadro giuridico internazionale dei diritti umani delle Nazioni Unite ed in particolare la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e la convenzione sull’eliminazione di ogni forma di Discriminazione contro le donne del 1979, nonché la Dichiarazione di Pechino e la piattaforma di delle Nazioni Unite del 1985, le Risoluzioni della 23° sessione speciale dell’Assemblea Generale del 2000 di Pechino, la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, la Dichiarazione Internazionale delle città e dei poteri locali del 1998 sulle donne nel governo locale, la Convenzione sull’eliminazione di tutte le discriminazioni contro le donne delle Nazioni Unite del 1981;

Sottolineando che la Comunità Europea e l’Unione sono fondate sul rispetto delle libertà e dei diritti fondamentali, ivi compresa l’uguaglianza fra donne e uomini;

Ispirando la propria azione alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1948 che afferma ed enuncia i principi di uguaglianza, di libertà, di fraternità e soprattutto che il rispetto della dignità umana è il fondamento della giustizia e della pace nel mondo, la cui osservanza costituisce, in quanto parte del diritto internazionale consuetudinario, un obbligo per tutti gli stati della comunità internazionale;

 

 

 

Ascoltato nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Firenze l’accorato appello e la relazione della dottoressa Marisela Ortis Rivera che con la sua Associazione “Nuestras Hijas de Regreso a Casa”, denuncia da anni il “femminicidio” di tante donne che sono barbaramente violentate e uccise in Messico nell’omertà più assoluta, in particolare nella cittadina di Ciudad Juárez, con oltre 600 casi denunciati e non si sa quanti altri non ancora accertati,


CONDANNA

con forza il perpetrarsi e il crescendo ingiustificato di atti di violenza e sopraffazione nei confronti delle donne del mondo, che ormai ha assunto i contorni di un’emergenza che non fa distinzioni di nazionalità, età, cultura o ceto

CHIEDE

che il presente documento con allegata la relazione della dott.sa Marisela Ortiz Rivera sia trasmesso al Ministero degli Affari Esteri per attivare tutte le procedure necessarie per sollecitare un immediato intervento a livello internazionale nelle sedi competenti degli organi internazionali ed azioni concrete atte ad impegnare i governi al rispetto della dignità umana: insieme uomini con le donne per dire basta alla violenza sulle donne e contro le donne.