Opera Laboratori Fiorentini, il gruppo Pd: "Soddisfazione per il via libera all'odg per la tutela dei 350 lavoratori"

Bonifazi, Bieber, Collesei, Dormentoni, Pezza: "Grazie ad un cavillo regolamentare siamo riusciti a discutere un atto che il PdL non aveva voluto"

Utilizzando un cavillo regolamentare per recuperare il fatto che il PdL non aveva firmato la mozione su Opera Laboratori Fiorentini e dunque consentito il suo voto in consiglio, il gruppo Pd ha proposto un ordine del giorno con lo stesso contenuto cioè per chiedere che sia introdotta la clausola di salvaguardia a tutela dei posti di lavoro esistenti nell’ambito del bando della sovrintendenza per i servizi aggiuntivi dei Musei statali. “Soltanto in questo modo – hanno detto il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi e i consiglieri Leonardo Bieber, Stefania Collesei, Mirko Dormentoni e Cecilia Pezza- il consiglio comunale si è potuto esprimere su una cosa così urgente ed importante che riguarda il futuro di 350 famiglie fiorentine. Confermiamo che domani parteciperemo all’assemblea di Opera laboratori Fiorentini che si svolgerà dalle 12 ba Rondò di bacco (Palazzo Pitti). (lb)

 

Si allega la mozione

Proponenti: Commissione Lavoro, Commissione Cultura
Titolo: Tutela lavoratori museali di Opera Laboratori Fiorentini

IL CONSIGLIO COMUNALE

Considerato che dal 1998 Opera Laboratori Fiorentini, nell’ambito dell’ATI Firenze Musei, gestisce i servizi aggiuntivi dei musei statali di Firenze, impiegando circa 250 persone a tempo indeterminato e circa altre 100 a tempo determinato, di cui 20 persone da più di 20 anni, tra le quali moltissime donne;
Considerato che queste professionalità garantiscono un servizio consolidato, ulteriormente sviluppato negli ultimi anni - che ha adeguato e implementato gli orari di apertura ai turisti e ai cittadini fiorentini - e contribuiscono in maniera determinante al funzionamento di un ampio polo museale che, accanto ai grandi centri come la Galleria degli Uffizi e l'Accademia, contiene altri 14 musei diffusi sul territorio cittadino;
Considerato il fatto che la gestione dei servizi dei musei statali è stata messa a bando dalla Soprintendenza, sulla base delle linee guida del MBAC;
Rilevata la volontà ministeriale, appresa dall'avvio del bando, di dividere in due sezioni la gestione di suddeti servizi, vale a dire da una parte biglietteria e affini, dall'altra i bookshops;
Considerato che in data 6 agosto 2010, la Sovrintendenza per il Polo Museale Fiorentino, nella corrispondenza intercorsa con le RSU di Opera Laboratori Fiorentini, si era impegnata per inserire la clausola sociale nel testo del capitolato d’appalto;
Presa visione dell'accordo sottoscritto dal Ministero dei Beni culturali (MBAC) e dalle OO. SS. il 27 Ottobre u.s., in cui si legge che "l'Amministrazione concorda con le OO. SS sulla necessità di salvaguardare le professionalità e le competenze già operanti e di garantire di conseguenza i livelli occupazionali esistenti";
Considerato che, nonostante l'impegno preso con le OO. SS il 27 Ottobre u.s., nel tavolo tra Ministero e Cgil del 10 Novembre u.s., il Direttore generale del MBAC non ha confermato l'intenzione di inserire la clausola sociale nella gara d'appalto;
Viste altre esperienze analoghe di messa a bando di servizi museali che hanno garantito il livello occupazionale come, ad esempio, l’accordo siglato in data 19.06.2009, relativo ai Musei Civici di Venezia, i cui lavoratori tra l’altro avevano lo stesso tipo di contratto nazionale (commercio) dei lavoratori dei musei statali fiorentini;
Auspicata una prossima normazione o regolamentazione omogenea nazionale che preveda stabilmente la clausola sociale di salvaguardia in caso di messa a gara di qualsiasi tipo di servizio pubblico;

CHIEDE AL SINDACO ED ALLA GIUNTA

di attivarsi affinchè i posti di lavoro dei circa 350 lavoratori dei musei statali vengano salvaguardati e valorizzati, prendendo se necessario posizione chiara verso il Governo, insieme a Provincia di Firenze e Regione Toscana, al fine di sciogliere la riserva ed inserire la clausola sociale, garantendo così la riassunzione del personale operante nell’organico del personale dell’impresa vincitrice dell’appalto, all'interno del nuovo bando per l'affidamento della gestione dei servizi aggiuntivi dei musei statali.